L’Assessore provinciale all’Istruzione accoglie con soddisfazione il passaggio della Sovrintendenza e sollecita l’esigenza di insediare nell’area una scuola superiore nell'area della Manifattura Tabacchi “Le novità progettuali sul futuro della Manifattura Tabacchi delle Cascine rilanciano la nostra proposta che come Provincia di Firenze sosteniamo da tempo sulla destinazione dell’area, e cioè quella di spostare al suo interno l’Itis Meucci e il Sassetti-Peruzzi, avendo la possibilità di poter inserire una bella struttura scolastica con spazi per la didattica, laboratori e un moderno impianto sportivo”. Così l’Assessore all’Istruzione della Provincia di Firenze, Giovanni Di Fede, commenta gli sviluppi sul complesso della ex Manifattura Tabacchi, che negli ultimi giorni è tornata d’attualità per la nuova soluzione progettuale che prevede tre torri da 40 metri l’una, che meglio si inseriscono nello skyline dell’area. “Dobbiamo ovviamente approfondire le intenzioni – spiega Di Fede – e faremo le nostre valutazioni al momento opportuno.
L’importante è che il progetto si realizzi. Facciamo ancora presente che è nell’interesse di tutti, per una completa riqualificazione dell’area, l’importanza di una moderna scuola superiore: per realizzare questo obiettivo c’è la possibilità da parte della Provincia di Firenze di realizzare una serie di permute utilizzando scuole presenti sul nostro territorio”. Le notizie riportate dalla stampa sull'esito dell'incontro tra il Sindaco Renzi e Fintecna riguardo al futuro della ex Manifattura Tabacchi lasciano stupefatti per l'assenza di prospettiva urbanistica e di sensibilità culturale. Nonostante l'ampio dibattito di questi mesi che ha visto schierarsi molte personalità della cultura italiana,ampi settori della società civile, forze politiche e sociali della città di Firenze e movimenti ed associazioni del rione di San Iacopino in favore della conservazione del vasto complesso architettonico della Manifattura ed a sostegno di ipotesi di destinazione di interesse pubblico e culturale più consone alla sua funzione strategica e monumentale, il progetto proposto dalla proprietà mesi fa sembra essere stato sostanzialmente riconfermato sia nelle destinazioni d'uso allora ipotizzate, sia nel basso profilo urbanistico. Risultano confermati tutti i timori di snaturamento del complesso e le preoccupazioni per nuovi insediamenti incompatibili con il contesto urbano: si prevede ancora la realizzazione di 800 appartamenti, di un centro commerciale e direzionale, di un albergo, qualche ufficio e poche, pochissime, attrezzature pubbliche. Si ricorda che negli ultimi mesi sono emerse possibilità concrete, anche dal punto di vista finanziario, di insediare altre funzioni qualificate con minori spese e interventi di trasformazione come ad esempio la realizzazione della nuova emeroteca della Biblioteca Nazionale e di un polo scolastico provinciale. Occasioni che avrebbero potuto riqualificare il quartiere e dare a Firenze un'occasione di buona urbanistica a livello metropolitano e nazionale. Sembra quindi che Fintecna non voglia dare ascolto alle istituzioni e ai cittadini che si sono impegnati in numerose iniziative per proporre soluzioni alternative a quelle meramente speculative, e sorprende alquanto che l’Amministrazione Comunale si dimostri così accondiscendente nei confronti della proprietà la quale, peraltro, non è ancora in grado di sciogliere tutti i dubbi e le incertezza di un assetto societario fortemente condizionato dalla messa in liquidazione di Metropolis. Convinti che l’area dell’ex Manifattura Tabacchi rappresenti l’ultima grande opportunità per riqualificare un grande contenitore di centralità strategica per tutta l’area metropolitana di Firenze, SEL continuerà a lavorare per portare un’idea diversa di sviluppo di quell’area opponendosi al progetto di Fintecna, e chiedendo all’Amministrazione Comunale di non rinunciare al proprio ruolo di governo ed indirizzo del territorio.