Un viadotto per collegare Varlungo con viale Guidoni. Lo svincolo di Peretola. Il sottoattraversamento del ‘Sodo’ e il completamento del ‘bypass’ del Galluzzo. Queste, secondo il coordinatore dell’area sviluppo urbano Giacomo Parenti, alcune delle grandi opere da realizzare entro il 2020 per migliorare la vita dei fiorentini e far riguadagnare qualità urbanistica alla città. «Un ruolo fondamentale sarà svolto dal passante urbano – ha spiegato Parenti nel suo intervento a Firenze 20Vènti – guardando la carta delle infrastrutture stradali si ha la sensazione di un disegno interrotto per mancanza di un elemento chiave: l’anello di circonvallazione per collegare il viadotto del Varlungo con viale Guidoni.
Servirà per ridurre sensibilmente del traffico sui viali di circonvallazione e permettere di recuperarne la qualità urbanistica. A breve sarà presentato lo studio di fattibilità». «Saranno completate anche le grandi opere attese da decenni – ha proseguito il coordinatore dell’area sviluppo urbano – tra queste lo svincolo di Peretola, che consentirà di risolvere i problemi legati alla penetrazione del raccordo autostradale nel tessuto urbano. Attualmente è in corso la conferenza dei servizi e la valutazione di impatto ambientale.
Il Comune si impegnerà ad anticipare una parte dell’opera e nel 2012 contiamo di cominciare i lavori. Il piano strutturale prevede inoltre il sottoattraversamento del Sodo per il collegamento tra Viale XI Agosto e Careggi che garantirà l’accesso al polo ospedaliero anche dal quadrante ovest della città». Secondo Parenti «è necessario anche un semianello di circolazione anche a sud ad un livello più interno rispetto a quello autostradale. Tale semianello si realizzerà con il completamento del bypass del Galluzzo».
E’ anche previsto delle ‘linee di penetrazione’ nella città tra questo avrà un ruolo fondamentale la strada di collegamento tra via Roselli e via Pistoiese e colegherà anche le due grandi di valorizzazione di Firenze: l’area della Leopolda e l’ex Manifattura tabacchi. Dovrà essere valutata inoltre valutata la costruzione della Bretella Fortezza Panciatichi in grado di alleggerire il traffico in uscita da Firenze verso Nord. Quanto alle piazze «dopo aver completato i lavori di Piazza San Jacopino si proseguirà nel 2012 con il restauro do piazza del Duomo, piazza della Stazione ma anche con la realizzazione della piazza-giardino tra viale Rosselli ed il Nuovo teatro di Firenze».
«Firenze – ha ricordato – è anche biblioteca e quindi nel prossimo anno proseguirà il progetto di ampliamento degli spazi di quella delle Oblate». «A Firenze dopo la valorizzazione della struttura del Mercato Centrale – ha rilevato Parenti – si prevede la realizzazione della nuova piazza del Mercato, ma anche la definizione del mercato in piazza Ciompi e il restauro del mercato di San Ambrogio». «Il successo della linea 1 della tramvia è innegabile – ha sottolineato il coordinatore dell’area sviluppo urbano - e probabilmente questo mese avremo un nuovo record di passeggeri avvicinandosi al 1milione e 200mila con una previsione annuale che va al di là qualunque aspettativa superando i 12 milioni di passeggeri.
Finalmente sono stati consegnati anche i lavori della linea 2 Peretola-stazione Santa Maria Novella, si procederà quindi con la 3. La realizzazione della Linea 4, ovvero l’utilizzo della linea ferroviaria che arriva alla Leopolda per il tram è ormai più che una idea, con l’accordo di agosto RFI si è impegnata a cederne l’uso all’amministrazione comunale e a consentire oltre la stazione Piagge la realizzazione del nuovo tratto in affiancamento alla linea ferroviaria esistente in maniera tale che la tramvia possa arrivare anche in prossimità della via Pistoiese».
Quanto allo stadio «la proposta attuale prevede il suo inserimento in quella parte di città che è già dotata delle migliori possibilità di accesso e quindi la zona nord-ovest, con il raccordo autostradale, il collegamento con il viadotto all’Indiano e quindi con la strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno. La proposta prevede l’utilizzo di parte delle aree che si trovano tra l’aeroporto e la linea ferroviaria, nonché parte dell’area Mercafir per una totale di circa 35 ettari, addirittura superiore alle dimensioni del nuovo complesso sportivo di Torino». «E’ in corso – ha concluso Parenti - la realizzazione del nuova terminal dell’aeroporto, con l’obiettivo di migliorare la capacità e l’operatività dello scalo.
Ma fare ciò non basta, il piano Strutturale da indicazione che è necessario anche ridurre l’impatto ambientale sui centri abitati e migliorare le condizioni di sicurezza. E’ quindi necessario definire una soluzione che dopo la realizzazione del nuovo terminal ed i collegamenti stradali e tramviari elimini le criticità attuali e definisca una nuova soluzione per la pista».