Circa 20 milioni di euro. A tanto ammontano i finanziamenti richiesti nel biennio 2010-2011 dall'assessorato ai Rapporti con l'Unione europea, fortemente voluto dal sindaco Roberto Cenni. Un passo importante per il buon funzionamento della macchina comunale è stata la creazione del portale alle politiche europee e finanziamenti, accessibile da intranet, che raccoglie tutti i bandi con i quali i vari assessorati del Comune possono cercare canali di finanziamento. “La grande novità e la cosa che mi preme sottolineare - ha dichiarato l'assessore Giorgio Silli - è che prima di questo servizio, i singoli dirigenti del Comune andavano a cercarsi autonomamente i possibili canali di finanziamento.
Oggi viene utilizzato questo portale che funge da grande collettore che semplifica e ottimizza la ricerca dei canali di finanziamento. Attraverso questo servizio si riesce a condensare in un ufficio più opportunità. Molte le domande fatte dai vari assessorati del Comune nel biennio. Alcune ancora in attesa di una risposta . "Il comune di Prato - ha affermato il dirigente del servizio Alessandro Fontani - è uno dei pochi ad avere questo sistema innovativo, che, vorrei sottolineare, è a costo zero per l'Amministrazione.
L’ideale per ogni assessorato che vuole studiare un progetto è sapere già il 1° gennaio le opportunità di tutto l’anno. Questo è oggi possibile grazie al portale alle politiche europee e finanziamenti, che contiene la “mappa delle opportunità”, una tabella che contiene tutti i bandi emessi e rivolti agli enti pubblici divisi per categorie. Il portale e aggiornato ogni giorno con bandi di tutti i tipi’’ Particolare attenzione è stata posta sul progetto "PlusTex", finanziato con 1 milione e 700 mila euro, un progetto guidato dal Comune di Prato con la collaborazione di 8 territori tessili europei che per crescere mettono insieme le politiche attivate dai paesi europei e mirano a raggiungere il top delle politiche sul tessile.
"Il primo obiettivo di questo progetto - prosegue l'assessore Silli - è quello di confrontare i paletti che l’economia cinese mette verso quella europea e viceversa. E’ impensabile che si importi qualsiasi prodotto dalla Cina senza problemi e che viceversa, la Cina abbia posto numerosi ostacoli all’esportazione europea in ambito tessile e manifatturiero".