Ieri, a conclusione dell’Assemblea dei Soci del Teatro Puccini è stato approvato il bilancio 2011 che si è chiuso con un attivo di € 3.000 contro la perdita registrata nel 2010 di circa € 40.000. “Un risultato – spiegano dal Puccini- che ha confermato la bontà delle scelte intraprese dal Consiglio Direttivo presieduto da Lorenzo Cinatti. L’ottimo esito è stato determinato in particolare da una riduzione dei costi del personale del 20% e dei costi generali di gestione e produzione del 25%.
A fronte di queste riduzioni di costi- spiega una nota del Teatro Puccini- il Teatro ha comunque mantenuto un alto grado di produttività, aumentando addirittura le giornate di apertura rispetto allo scorso anno (234 giornate complessive) e posizionandosi secondo la speciale classifica AGIS al secondo posto per numero di frequentatori in città e in Regione (47195 spettatori). Il Teatro, partecipato dal Comune di Firenze in qualità di socio effettivo, ha dimostrato di saper rispondere con prontezza ed efficacia alla crisi generale del settore.
“Il risultato raggiunto dal Teatro – commenta il presidente della commissione Cultura Leonardo Bieber (Pd)- è motivo di soddisfazione. Il Puccini si conferma ancora una volta un punto di riferimento culturale importante per la città di Firenze. A fronte di un periodo di crisi economica generale e contrazione delle spese e riduzione della disponibilità delle famiglie questo ci pare un risultato ancora più sorprendente che conferma la bontà delle scelte artistiche e la vivacità culturale del teatro”.
Il Teatro sottolinea poi “la necessità di risolvere la questione sfratto che si spera giunga a una conclusione positiva nei prossimi mesi”. Il Presidente e Direttore Lorenzo Cinatti ha concluso l’Assemblea dei soci ringraziando “tutto il Consiglio e i Sindaci Revisori per l’ottimo lavoro svolto, i Soci per il sostegno che in questi mesi difficili non è mai mancat e con particolare gratitudine i nostri dipendenti che pure di fronte alle difficoltà hanno anteposto il bene del Teatro alle loro problematiche personali.
Grazie al contributo di tutti abbiamo intrapreso la strada giusta per dare un futuro ad un Teatro che ha sempre espresso una grande vivacità di programmazione e pluralità di voci oltre che un grande successo di pubblico”.