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Pdl: "chi risarcirà i fiorentini?". La precisazione dell'Avvocatura del Comune

Gruppo PdL: “252.810 multe, oltre 10 milioni di euro di incasso e quasi 500mila punti tolti alle patenti dei fiorentini nel 2010 e 2011”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 maggio 2012 19:05

Questo l’intervento dei consiglieri del Gruppo PdL dopo la sentenza della Corte dei Conti sugli autovelox: “La pronuncia della Corte Costituzionale toglie ogni tipo di equivoco rispetto alla legittimità degli autovelox all’interno dei centri urbani, noi lo abbiamo sempre sostenuto, ora che anche la Corte lo dice chi risarcirà i fiorentini? Nei due anni 2010 e 2011 i numeri registrati dagli autovelox sono veramente impressionanti, oltre 252mila contravvenzioni sono state fatte per un importo totale di oltre 10 milioni di euro. Se a questo aggiungiamo che, superato di 10 km orari il limite di velocità, vi è anche una decurtazione di 3 punti sulla patente si può pensare che i punti tolti dalle patenti dei fiorentini siano almeno 500mila: chi renderà soldi, tempo perso e punti ai fiorentini ora che la Corte dichiara l’illegittimità di questi autovelox? Ora occorre immediatamente una moratoria sulle multe elevate tramite gli autovelox e spengere tutti gli autovelox in attesa di chiarire la vicenda, non si continui a fare multe che non sono valide. I fiorentini hanno il diritto di sapere se gli autovelox così come installati oggi possono elevare contravvenzioni oppure no.

Pensiamo a tutti quei fiorentini che non hanno fatto ricorso e che hanno pagato le multe; potrebbero aver pagato una multa elevata in maniera errata? Chi renderà a loro i soldi? Non possono esserci equivoci sulla bontà dell’azione amministrativa, occorre chiarire immediatamente. La scelta del sindaco Renzi di non aggiornare il PGTU, non permettendo al Consiglio Comunale di esercitare le proprie specifiche competenze, ha contribuito in modo grave a creare questa forte incertezza sull'effettiva regolarità degli autovelox che lascia con il fiato sospeso migliaia di cittadini.

Il PGTU del Comune con la classificazione delle strade - che per legge dovrebbe essere aggiornato ogni due anni - è fermo da più di 10 anni, e proprio questo pare essere un elemento decisivo per i giudici di pace che hanno accolto positivamente alcuni ricorsi, che adesso rischiano di avere riflessi gravissimi anche sul bilancio comunale. Nel bilancio preventivo 2012 sono state oltre 51 milioni di euro le multe preventivate dal Comune di Firenze. ‘Prevenire prima di multare’ dovrebbe essere lo slogan dell'amministrazione comunale, mentre oggi si usano le contravvenzioni per fare cassa.

Su questa battaglia non molliamo, anzi rilanciamo, invitando il Comune a fare almeno un tentativo per dimostrare che ciò che gli preme realmente è la prevenzione e l'educazione alla legalità. Oggi dopo la pronuncia della Corte chiediamo chiarezza sugli autovelox, vogliamo essere sicuri che siano stati installati così come previsto dal codice della strada. Il baluardo di un vero stato democratico di diritto sta proprio nel diritto di tutti i cittadini di pretendere che la legge valga per tutti, anche per il Comune”. La replica dell'Avvocatura del Comune Gli autovelox in funzione sul territorio fiorentino sono in regola.

È quanto precisano dalla direzione Avvocatura del Comune a proposito dell’ordinanza della Corte Costituzionale divulgata ieri dall’Aduc. L’atto (ordinanza numero 60 del 7 marzo 2012) non ha minimamente affrontato il problema della regolarità degli autovelox installati nel territorio del Comune di Firenze. Al contrario ha soltanto respinto, perché inammissibile ed infondata, la questione di incostituzionalità sollevata dal giudice di pace di Firenze, che riteneva violasse la Costituzione il divieto di porre autovelox in strade che non hanno le caratteristiche precisate dal Codice della Strada all’articolo 2 lett.

D (ovvero carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, con almeno due corsie di marcia, banchina pavimentata a destra e marciapiedi, con le eventuali intersezioni a raso semaforizzate e apposite aree per la sosta esterne alla carreggiata con immissioni ed uscite concentrate). Ma questa, sottolineano dalla direzione Avvocatura, è una questione è ininfluente per quanto riguarda il Comune di Firenze. Gli autovelox che l’Aduc contesta sono infatti situati in tratti di strada che tali caratteristiche hanno, come verificabile da chiunque. A tale proposito, la direzione Avvocatura segnala che il Tribunale di Firenze con la sentenza (numero 1405 del 5 maggio 2010 che rappresenta l’unico precedente in materia ad oggi pubblicato) ha riconosciuto la legittimità dell’accertamento eseguito a mezzo di autovelox (viale Etruria in uscita dalla città), confermando il verbale e condannando il cittadino che aveva fatto ricorso alle spese di giudizio.

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