Proseguono le polemiche dopo che il presidente della regione Toscana, Enrico Rossi, al programma radiofonico "La Zanzara" su Radio 24 aveva dichiarato che "fa più male bere del whisky che fumarsi una canna". “Un tentativo puerile diretto ad accattivarsi le simpatie dei giovani. L’unico risultato che si ottiene a suon di permissivismo è quello di far passare il messaggio sbagliato”. Con queste parole Dario Locci e Marina Staccioli, consiglieri regionali del Gruppo Misto, replicano al Presidente Enrico Rossi, che ieri ha “sdoganato” lo spinello. “Siamo stupefatti dalle affermazioni di Rossi – dichiarano – .
Un conto è parlare di farmaci cannabinoidi per alleviare il dolore, un conto è legittimare il fumo a scopi ludici. Come può il Presidente della Regione incoraggiare i giovani a farsi le canne? Così si alimenta l’equazione divertimento uguale sballo, già piuttosto diffusa nell’universo giovanile”. “Continuiamo così, tutto è lecito, tutto va bene: per l’ennesima volta – commenta Locci – il Governatore mette in liquidazione la nostra società in nome di una buona uscita sulla stampa.
Un po’ di coerenza non guasterebbe da parte di un Presidente che accoglie allo stesso modo il Gay Pride e la visita del Papa e ora sdogana anche lo spinello”. Queste le parole del presidente della Regione al programma: "Io personalmente non mi sono mai fatto una canna, preferisco una buona bottiglia di vino. Però fa peggio bere del whisky dello spinello. Non mi scandalizzo e non criminalizzo nessuno per qualche canna, è giusto che tra i giovani ci sia una dimensione ludica. Uno si può lasciare andare ogni tanto, basta non rimanere schiavi.
I latini dicevano semel in anno licet insanire, ecco penso che ogni tanto uno spinello non faccia male. Non lo demonizzerei