“I tempi di recupero dei fusti persi in mare nel dicembre scorso vanno assolutamente rispettati”. A ribadirlo è il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, appena rientrato da Bruxelles e preoccupato per un nuovo possibile rinvio delle operazioni di recupero dei fusti persi al largo della Gorgona dal Cargo Venezia. “Per questo – prosegue -, in pieno accordo con il Comune di Livorno, abbiamo chiesto alla Capitaneria di porto di Livorno di intervenire per il rispetto degli impegni assunti per il completo ritrovamento dei fusti ancora mancanti e per l’avvio delle operazioni di recupero e di predisporre un atto di ingiunzione rivolto alla compagnia Atlantica Navigazione Spa perché, appunto, si rispettino i tempi indicati nel piano presentato e approvato ad aprile.
Se gli impegni non saranno mantenuti, ci riserviamo di agire in danno: faremo noi l’intervento al posto dei privati e poi saranno rimesse le spese. Non ci possono essere incertezze: è stato messo a punto un cronoprogramma e questo deve essere rispettato”. “Questi continui rinvii nel completare la ricerca e nell’avviare le operazioni di recupero – dichiara il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi – non sono accettabili. E non è comprensibile dopo diversi mesi dalla data dell’evento.
Se il privato non è in grado di realizzare il piano previsto, che si adottino le necessarie misure sostitutive e, anche attraverso l’impiego della Marina militare da più parti e da più tempo sollecitato, si giunga a mettere in atto definitivamente le misure necessarie alla bonifica del tratto di mare coinvolto. Voglio rassicurare i cittadini di Livorno che sia da parte del Comune che delle altre istituzioni – conclude il sindaco – c’è stata in questi mesi una costante attenzione alle misure messe in atto dalle autorità competenti per garantire il controllo sulla sicurezza alimentare e sulla qualità del mare”. Il Piano predisposto dalla società Castalia per conto della compagnia Atlantica Navigazione Spa prevede che dal 7 maggio al 13 si prosegua la ricerca dei fusti tuttora dispersi che sono circa cento.
E che dal 14 maggio si provveda invece al recupero dei 96 già individuati, tramite il posizionamento sul fondo del mare di un robot con braccio motorizzato che preleverà i fusti e li inserirà in contenitori metallici stagni che al momento sono in corso di realizzazione.