Il 3 maggio è stato firmato un Contratto di solidarietà della durata di 12 mesi, per i 41 dipendenti della Feltrinelli di Firenze. Il provvedimento si è reso necessario per la chiusura imminente: si parla del 26 maggio di Ricordi Mediastore, che verrà sostituito da un negozio Nespresso. Gli 8 dipendenti del punto vendita lavoreranno negli altri due punti della catena di Firenze: Feltrinelli International e Feltrinelli Via Cerretani, ma tale reimpiego produrrà un esubero di ore, che è stato l’oggetto dell’accordo di solidarietà.
Nell’esprimere soddisfazione che tale chiusura sia stata risolta con l’utilizzo di un ammortizzatore sociale che coprirà per il 95% circa le ore non lavorate, i lavoratori le RSA e la Filcams CGIL esprimono forti preoccupazioni; poichè permangono molti dubbi e incertezze sul futuro. Pur conoscendo da tempo la volontà di chiudere in prospettiva Ricordi e Feltrinelli International, tale eventi ci era stato garantito dall’azienda, sarebbero accaduti a fine 2012 o nei primi mesi del 2013.
Le prospettive del gruppo sulla piazza di Firenze rimangono ad oggi molto confuse e l’azienda finora non ha voluto(o potuto) fornire elementi chiari e precisi sulle scelte che intende prendere a Firenze. L’apertura di un punto vendita all’interno della Stazione di Santa Maria Novella prevista entro il giugno del 2013, sarebbe in grado di assorbire non solo gli 8 esuberi della chiusura di Ricordi Mediastore, ma anche i 7 lavoratori della Feltrinelli International di cui è prevista la chiusura entro pochi mesi.
A questo quadro di incertezza si aggiunge la vicenda della libreria Edison. L’immobiliare di Feltrinelli ha acquistato alcuni anni fa la società che detiene il palazzo della libreria Edison, comunicando immediatamente lo sfratto, ne è nata una lite giudiziaria che dovrebbe trovare la sua conclusione in cassazione entro breve. Cosa voglia farne una volta ottenuto i locali (vincolati dalla destinazione d’uso a libreria per il 70%), Feltrinelli, ad oggi rimane un mistero, tanto che la Filcams CGIL ha dovuto coinvolgere le istituzioni (Provincia e Comune di Firenze) per istituire un tavolo di confronto locale al cui invito per ora l’azienda non ha ancora dato risposta.
I lavoratori le RSA e la Filcams CGIL, pretendono da ora in poi risposte chiare e precise dall’azienda; non accetteranno più un'altra chiusura repentina come è avvenuto con Ricordi, e si mobiliteranno con iniziative sindacali se non cambierà l’atteggiamento aziendale. Per il settore delle librerie quindi si apre un altro capitolo della già complicata situazione fiorentina, che ha visto la chiusura della libreria Martelli (ex Marzocco) nel settembre 2011 con 9 (su 18) lavoratori in cassa integrazione in deroga fino a luglio 2012, il futuro incerto per i 38 lavoratori della libreria Edison e ora impensabile fino a ieri, si aggiungono i 41 lavoratori di Feltrinelli.