Firenze, 7 maggio 2012– A livello nazionale Orlando in testa a Palermo, ma il dato eclatante del primo turno è il boom del Movimento 5 Stelle, che arriva al 20% a Parma. Il sindaco uscente di Verona Tosi viene confermato già al primo turno. A Palermo ballottaggio Orlando-Ferrandelli. A Genova secondo turno con Doria-Musso. A Parma Bernazzoli-Pizzarotti. Affluenza in calo di quasi sette punti: al 66,9%. La più alta si è registrata in Campania. Alle precedenti elezioni amministrative negli stessi comuni nei quali si è votato ieri e oggi era stata pari al 73,74%.
Il dato, che si riferisce al voto nelle regioni a statuto ordinario, è generalizzato in tutte le regioni. I dati sulla partecipazione alle amministrative in sostanza dicono che, nonostante l'aumento di candidati sindaco e liste, il calo medio è del 7% nord e nella zona rossa maggire della media nazionale. Forte calo dell'affluenza alle urne in Toscana, soprattutto nelle grandi città di Lucca e Pistoia. Secondo i dati del Viminale, alle 15.00 di oggi, orario di chiusura dei seggi, a Lucca ha votato il 55,85% degli aventi diritto contro il 67,39% delle precedenti consultazioni comunali.
Particolarmente bassa quindi l'affluenza nelle grandi città. A Pistoia la percentuale non è andata oltre il 57,46%, contro il 68,91% della tornata precedente. Bassa anche l'affluenza nel piccolo Comune di Bagni di Lucca dove la percentuale si è fermata al 48,78%. In provincia di Firenze a Rignano sull'Arno coloro che si sono recati a votare non hanno superato il 58%. La Toscana, insieme all'Emilia, è la Regione che ha in assoluto il calo di affluenza, rispetto alla precedente tornata amministrativa, più alto d'Italia. Nel 90% dei comuni toscani nei quali si è andati al voto in queste elezioni è stata confermata lo schieramento della Foto di Vasto, nella versione della coalizione Toscana Democratica, Pd, Idv, Sel, FedSin.
Il centrosinistra vince a Pistoia, vince a Camaiore, vince a Lucca, vince a Quarrata e nella stragrande maggioranza degli altri piccoli centri della regione. A Rignano e Reggello sono stati eletti i candidati sindaco del centrosinistra, rispettivamente Daniele Lorenzini e Cristiano Benucci. Il MoVimento 5 Stelle di Reggello, rappresentato dal candidato sindaco, portavoce ed, adesso, consigliere Tiberio Papi, ha raggiunggiunto il 14,54% dei voti nella tornata amministrativa, diventando così la seconda forza politica del Comune fiorentino.
La lista civica Rignano Passione in Comune arriva quasi al 19%. Con un sms inviato dalla California il Presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, (negli Usa per un viaggio istituzionale in occasione del 25esimo anniversario del gemellaggio con la Contea di Santa Clara), si è complimentato con i vincitori delle elezioni amministrative che si sono svolte nel Valdarno Fiorentino. Grande soddisfazione da parte di Italia dei Valori Firenze per il risultato di Rignano sull'Arno e Reggello.
Anche su Reggello la scelta di Italia dei Valori si è rivelata azzeccata, con l'elezione di Cristiano Benucci a sindaco con un distacco inequivocabile, dove Italia dei valori fa registrare l'elezione in Consiglio Comunale del suo candidato, Filippo Ermini: “A Rignano un risultato sorprendente – commenta Alessandro Cresci, coordinatore fiorentino IdV - che assolutamente non ci aspettavamo. Siamo secondi solo dietro al Pd, avanti a Rifondazione e la destra. In un comune come Rignano era difficile sperare di meglio.
Segno che c'è un risveglio e una attenzione verso un altro modo di fare politica sul territorio, più vicino ai cittadini e meno ai giochini di partito. C'è il rammarico del mancato accordo con Rifondazione sul candidato, forse saremmo stati qui a fare altri tipi di ragionamenti vedendo come sono andate le cose. Per Reggello la scelta del candidato era la migliore che si potesse fare e i risultati, anche qui, ci han dato ragione. E dobbiamo festeggiare un altro esito insperato, l'elezione in Consiglio di Filippo Ermini ”.
Nel resto della Toscana il PD ha riconquistato Monte San Savino in provincia di Arezzo, Campagnatico e Manciano in provincia di Grosseto, amministrate finora dal centrodestra e a Camaiore c’è un testa a testa. È un risultato schiacciante quello che porta Silvio Franceschelli, avvocato, 41 anni, candidato di Centrosinistra per Montalcino (Pd, Socialisti e Sinistra Ecologia e Libertà) ad essere eletto sindaco della città del Brunello, con l’80,03% delle preferenze. Un risultato nettamente superiore alle amministrative del 2007, il sindaco uscente Maurizio Buffi (Pd) era stato eletto con il 67.50% delle preferenze e il più alto per la provincia di Siena.
In assoluto, Silvio Franceschelli è il sindaco del Partito Democratico più votato anche della Toscana, dove percentuali più alte sono state raggiunte solo dai candidati di liste civiche. Con il 73.33 per cento dei voti, Francesco Landi è il nuovo sindaco di Sarteano, sostenuto da Pd, Comunisti Italiani, Sel, e Partito Socialista. Francesco Landi è nato a Sarteano il 6 marzo 1978, dove risiede attualmente con la moglie Monica, è diventato padre da poco più di quattro mesi.
Una formazione umanistica: prima il diploma di maturità classica, conseguito nel 1997 a Montepulciano e, nel 2003, la laurea in Scienze dell’Educazione presso l’Università degli studi di Firenze, con una tesi di antropologia economica e votazione di 110 e lode. Landi è impegnato ormai da anni nel territorio in cui è nato e cresciuto. Dal 1998 al 2001, per due mandati, ha ricoperto il ruolo di presidente del Centro Giovani di Sarteano e, finiti gli studi, ha fondato insieme ad altri soci un’agenzia di comunicazione e promozione del territorio, per la quale ha svolto lavori di ricerca, promozione e comunicazione sul tema delle produzioni tradizionali locali e dell’artigianato alimentare in Toscana.
Dal 2008 è giornalista pubblicista ed è socio fondatore di un’agenzia di marketing e comunicazione che ha svolto lavori di promozione delle risorse del territorio, realizzazione e coordinamento di eventi per conto di enti pubblici, associazioni e soggetti privati. La sua storia politica inizia nel 2008 assieme a quella del PD, partito del quale tra l’altro, è stato componente degli organismi dirigenti locali fin dalla fondazione. “I risultati, pur ancora provvisori, di queste elezioni amministrative in Toscana sono molto soddisfacenti: gli elettori ci continuano a dare fiducia facendoci avere livelli di consenso altissimi già al primo turno a Carrara e Pistoia e anche in realtà storicamente più legate al centrodestra come quella di Lucca il nostro candidato si sta affermando nettamente.
Negli eventuali ballottaggi non vogliamo dare niente per scontato nonostante partiamo da distacchi molto rilevanti e per questo ci impegneremo con umiltà affinchè i buoni risultati di oggi fra due settimane diventino ottimi”. Questo il primo commento del segretario regionale del Pd toscano Andrea Manciulli ai risultati dei 30 comuni al voto nella nostra regione. “Sono dati ancora provvisori e che vanno ancora analizzati – prosegue Manciulli – ma risulta chiaro che il centrodestra in questa regione è in caduta libera e non risponde alle attese dei cittadini mentre il Pd si conferma forza solida e responsabile di governo confermandosi ovunque.
Per quanto riguarda il dato alle liste di Beppe Grillo c’è da sottolineare che in Toscana i voti che queste liste raccolgono, a dispetto di quanto si va commentando a caldo da alcuni, non vengono sottratti al Pd. Sia l’astensionismo che il voto al Movimento 5 Stelle vanno collegati al crollo del centrodestra. L’ondata di anti-politica qui in Toscana si infrange contro le esperienze di buona amministrazione e buon governo delle nostre città che gli elettori ci riconoscono. Da questa regione – conclude Manciulli – c’è quindi un contributo importante e incoraggiante per il centrosinistra del Paese anche in vista delle prossime elezioni politiche, confermando l’azione di rinnovamento che il Pd toscano sta portando avanti con forza e determinazione come il bel risultato di Samuele Bertinelli a Pistoia sta a dimostrare”. “Il Pd esce rafforzato da queste amministrative, siamo pienamente soddisfatti dei risultati”.
Così Patrizio Mecacci, segretario Pd metropolitano di Firenze, commenta le elezioni amministrative “I cittadini hanno dato fiducia alla qualità dei nostri amministratori, capaci e vicini alle problematiche della nostra gente. Dinanzi a un crollo delle altre forze politiche il Pd appare come l’unico partito capace di fornire un cambiamento, ora a livello locale e, siamo convinti, anche a livello nazionale”. "A Carrara, dove abbiamo fatto una scelta coraggiosa contro il Sindaco uscente Angelo Zubbani, registriamo un risultato straordinario per la nostra candidata Claudia Bienaimé, che va oltre il 10% dei consensi".
"In sostanza, comunque, in Toscana l'alleanza tra Pd e Italia dei Valori, pur con alcune significative eccezioni, ha tenuto ed è stata premiata. Per questo, noi di Idv vogliamo sperare che dalla Toscana possa venire un segnale forte soprattutto al Pd, che fino all'altro giorno si baloccava, a proposito di foto, se fosse migliore la Foto di Vasto o la Foto di Palazzo Chigi. Alla luce di questo risultato elettorale, sembra del tutto evidente che gli elettori abbiano dato un segnale chiaro: il Partito Democratico può vincere le prossime elezioni politiche se si allea con Italia dei Valori e con Sel.
Se davvero il Pd vuol guardare alla Francia e a Hollande, dunque, deve dialogare con Idv e Sel, se invece preferisce il modello della Grecia allora si accomodi pure insieme ad Alfano e a Casini". "In questo clima di grande disaffezione nei confronti del sistema dei Partiti, l'Italia dei Valori è protagonista: confermiamo il nostro trend di crescita in tutti i principali centri della nostra regione rispetto alle precedenti elezioni amministrative. Inoltre il grande risultato di Leoluca Orlando a Palermo, dopo l'exploit di De Magistris a Napoli lo scorso anno, rilancia Italia dei Valori come grande forza politica sul piano nazionale".
E' il commento dell'on. Fabio Evangelisti, Segretario Idv Toscana, ai primi dati ufficiali sul voto amministrativo di questo fine settimana. "Questa tornata elettorale ha infatti un'importantissima valenza sul piano nazionale", spiega Evangelisti. “Vorrei rivolgere a Sandra Becucci, Silvio Franceschelli e Francesco Landi le congratulazioni per la loro elezione a sindaco e i migliori auguri di buon lavoro per il futuro e per la splendida esperienza che si apprestano a vivere”.
Così il sindaco di Siena, Franco Ceccuzzi, interviene in merito al voto che ha portato al rinnovo delle amministrazioni comunali di Montalcino, Monticiano e Sarteano. “In un contesto nazionale del quadro politico che, ad una prima analisi, appare piuttosto frammentato – continua Ceccuzzi – nei tre comuni ‘senesi’ al voto, Becucci, Franceschelli e Landi colgono una vittoria importante, raccogliendo una maggioranza chiara. Si tratta del miglior modo per aprire una nuova stagione di governo in un momento di grandi cambiamenti e non privo di difficoltà.
Sono convinto che i nuovi sindaci di Monticiano, Montalcino e Sarteano sapranno rispondere al meglio alla fiducia accordata loro dai cittadini. A loro esprimo la piena disponibilità del Comune capoluogo per lavorare insieme per la crescita e la coesione sociale di tutto il territorio provinciale”. “Abbiamo puntato sul cambiamento, sulla necessità di rinnovare la politica e questo risultato premia il lavoro svolto, dimostrando che i cittadini hanno capito che dietro le parole c’è un progetto concreto per il futuro e lo sviluppo della città del Brunello”.
A dirlo, a Montalcinonews, Silvio Franceschelli, neoeletto sindaco di Montalcino, che, aggiunge “dalla realtà nazionale a quella locale, il futuro di “marchi territoriali” già forti e famosi come Montalcino, dove la produzione di alta qualità rappresentata dal Brunello è inscindibile dal suo territorio, lo sviluppo passa attraverso idee e volti nuovi. Pensiamo allo sviluppo della Green Economy, non solo come nuova economia sostenibile, ma anche per le importanti ricadute sociali a cui può portare, anche a partire dalle nuove opportunità professionali che può generare, ridando fiducia ai più giovani.
I giovani e l’obiettivo di tornare a puntare sull’“Italia dei talenti”, creando anche le basi per far nascere nuove sinergie pubblico-privato, saranno le linee guida dei prossimi anni di amministrazione. Montalcino - Toscana - Mondo sono le parole chiave che hanno unito un gruppo di ragazzi, con età media di 38, che, tutti insieme, hanno portato a raggiungere questo importante risultato, a loro, e ai cittadini, devo questo risultato e l’impegno che metterò nei prossimi cinque anni per essere il sindaco di tutti”. “Ha vinto il centrosinistra, il Partito democratico e tre candidati che incarnano la voglia di rinnovamento che viene dai cittadini.
Francesco Landi, Sandra Becucci e Silvio Franceschelli hanno dimostrato, nei fatti, che l’antipolitica si combatte mettendosi, con umiltà al servizio delle comunità e dei territori e offrendo ai Comuni prospettive di crescita e di speranza”. Lo afferma Elisa Meloni, segretario provinciale del Pd di Siena, commentando i risultati della tornata elettorale di domenica 6 e lunedì 7 maggio, che ha chiamato alle urne i cittadini di Montalcino, Monticiano e Sarteano per il rinnovo delle tre amministrazioni comunali.
“Si è trattato – continua Meloni – di un banco di prova molto importante per il centrosinistra e per il nostro partito che hanno dimostrato quanto sia ancora radicato nei nostri territori la voglia di partecipare e l’alto spirito civico dei nostri cittadini. Il voto a Montalcino, Monticiano e Sarteano rappresenta un segnale importante contro i fantasmi dell’antipolitica e gli spettri dell’astensionismo. Le comunità hanno voluto far sentire forte la propria voce, premiando l’impegno, la dedizione e il dibattito di prospettiva sul futuro dei loro territori.
Il messaggio che arriva dalle urne – continua Meloni– contiene un numero elevato di significati che è nostro dovere cogliere. Il Pd oggi è una realtà consolidata della politica italiana: il principale partito secondo i sondaggi e il primo partito della Toscana e della nostra provincia. A Sarteano, il divario tra il centrosinistra e la lista della Losi tocca oltre il 53 per cento. Il centrosinistra vince anche a Montalcino arrivando all’80.64 per cento dei consensi, mentre a Monticiano Sandra Becucci è riuscita a conquistare la fiducia del 45.4 per cento degli elettori, nonostante la presenza di altri tre candidati.
Le liste civiche che, molto spesso hanno nascosto dentro di sé esponenti del centrodestra insieme ad alcuni fuoriusciti del centrosinistra, non hanno conquistato nemmeno un Comune”. “Le tre vittorie del Partito democratico e del centrosinistra in provincia di Siena – prosegue il segretario provinciale del Partito democratico di Siena- sono state determinate dal radicamento nel territorio dei tre candidati e soprattutto dalla loro credibilità e voglia di mettersi a disposizione dei propri comuni.
Abbiamo scelto, infatti, di puntare su persone nuove che hanno messo la loro professionalità al servizio delle loro comunità e che siamo sicuri saranno la guida ideale per rialzare la testa e riprendere il cammino, oltre che per ricostruire insieme quei legami sociali e politici che il centrodestra, spesso nascosto dietro le liste civiche, ha tentato di spezzare. Da questo segnale di cambiamento siamo sicuri partirà l’avventura della ricostruzione per il nostro Paese”. “Per quanto riguarda il calo di partecipazione al voto, rispetto al 2007 - continua Meloni - siamo coscienti che nella nostra società ci sono tanti e troppi motivi che richiedono una discussione autentica, approfondita e partecipata da parte della politica.
Il progetto del Pd parte da qui, con lo scopo di presentarsi vincente alle prossime elezioni politiche. Ciascuno di noi, ad ogni livello, deve portare il suo contributo affinché il progetto democratico abbia successo, sconfiggendo ogni logica personalistica e di parte. Voglio ringraziare tutti gli elettori e tutti coloro che hanno messo il loro tempo al servizio di questo straordinario successo, a partire dai candidati al consiglio comunale e ai volontari che contribuito fattivamente a questo risultato.” “Questo risultato – dichiara il neo sindaco di Sarteano Francesco Landi– mi riempie di soddisfazione.
Dopo una campagna elettorale particolarmente intensa, dove abbiamo cercato di ascoltare tutti i nostri cittadini. La fiducia che la comunità di Sarteano ha voluto esprimermi mi dà la forza per essere il sindaco di tutti. Da domani, infatti, la mia prerogativa sarà quella di essere un sindaco sempre attento all’ascolto delle esigenze di tutti, in modo da essere un primo cittadino che unisce, non che divide. Il mio grazie, in questo momento, va a tutta la popolazione, alle forze politiche che mi hanno sostenuto, a tutte le associazioni e alle tante persone che hanno scelto di impegnarsi per la mia campagna elettorale.
Non ho vinto solo io, ma la coalizione e tutti i consiglieri eletti: tanti giovani che ce l’hanno messa davvero tutta e il cui entusiasmo è stato premiato dai cittadini”. Definitivo il risultato che, in Casentino, boccia il Comune unico. Sono infatti arrivati anche i dati da Montemignaio, impegnato anche nelle amministrative e con uno scrutinio ritardato per il referendum. La percentuale complessiva di “no” all’ipotesi di Comune unico in tutte le 13 comunità che erano chiamate al referendum è dunque salita al 56,43 (in voti assoluti: 8.863) mentre i “si” si sono fermati al 43,57% (in cifra assoluta: 6.843 voti).
La percentuale dei votanti (15.875 su 38.290 iscritti) si è attestata al 41,46. 80 le schede bianche e 89 le nulle per un complesso di 15.706 voti validi. Da notare che sui 38.290 cittadini che avevano diritto a esprimere il proprio parere sulla istituzione del Comune unico ben 22.484 (sommando chi non è andato a votare, chi ha votato bianco e chi ha reso nulla la scheda) hanno scelto di non decidere. Solo 2, su 13, le comunità casentinesi che si sono espresse favorevolmente all’istituzione del Comune unico, nel referendum che si è svolto ieri e oggi: Bibbiena e Castel Focognano.
Nel primo, che (con 9.424 elettori e 3.828 votanti) è il comune più popoloso, la percentuale dei “si” è salita al 70,32% (2.665 voti) con i “no” fermi al 29,68% (1.125 voti). Nel secondo i “si” ce l’hanno fatta per un soffio con il 51,24 di percentuale contro il 48,76 (539 a 513). In tutte le altre comunità (Capolona, Castel San Niccolò, Chitignano, Chiusi della Verna, Montemignaio, Ortignano Raggiolo, Poppi, Pratovecchio, Stia, Subbiano, Talla) hanno prevalso i “no”: dal 53,74% di Chiusi della Verna all’80,69 di Stia che così capeggia la “classifica” dei contrari al Comune unico.