Domani consiglio comunale straordinario per l’approvazione del rendiconto della gestione del Comune per l’esercizio finanziario 2011. La seduta comincerà alle 9,30 nel Salone dei Duecento e proseguirà anche nel pomeriggio con la trattazione delle comunicazioni e delle domande di attualità dei consiglieri. Oltre all’approvazione del rendiconto di gestione verranno portate all’attenzione del consiglio altre due delibere, il riconoscimento debito fuori bilancio a favore del Consorzio italiano cooperative lavoratori ausiliari del traffico (Ciclat) e il riconoscimento debito fuori bilancio a favore della società CB 512 Srl e Autostrade Spa. Questo l’intervento dei consiglieri di Lista Galli Cittadini per Firenze “A partire da domani, il Consiglio si riunirà per votare i bilanci del Comune di Firenze.
Prima quello consuntivo dell’anno 2011 e nelle settimane successive quello previsionale dell’anno 2012. In entrambi i casi siamo di fronte ad una performance di inefficienza. Sul consuntivo, come abbiamo già avuto modo di segnalare alla conferenza dei capigruppo, non si rispettano in un colpo solo i termini di legge relativi alla data massima di votazione (30 aprile) e quelli per un’adeguata consultazione (i 20 giorni previsti dal TUEL per consentire ai consiglieri l’analisi dei numeri).
Sulla previsione 2012, invece, come già avvenuto per gli anni 2010 e 2011, notiamo come il Sindaco non sia stato in grado di rispettare le sue promesse elettorali ribadite anche nel programma di mandato; ci riferiamo alla prosopopea “da Stilnovista” con la quale egli si dichiarava sicuro di presentare i bilanci entro il 31/12 di ogni anno. Era uno di quei passi cardine della “nuova politica” che Renzi annunciava a gran voce. Ebbene, non ci è riuscito per tre volte di fila! E’ inutile che cerchi di distrarre l’opinione pubblica annunciando l’intento di violare il patto di stabilità.
Pensi piuttosto a dichiarare che ha già violato la tempistica ufficiale e i suoi ingannevoli buoni propositi. Buoni propositi che invece la nostra lista civica dimostra con i fatti avendo presentato emendamenti mirati, senza ostruzionismo di sorta, che avrebbero avuto il solo effetto di allungare i tempi facendo aumentare costi e durata del Consiglio”.