Lorenzo Urciullo, alias Colapesce, sarà in concerto questa sera venerdì 27 aprile alla Sala Vanni di Firenze. L'appuntamento fa parte della rassegna "Lezioni di italiano", curata da Le Nozze di Figaro. All'italiano il giovane cantautore siracusano giunge per la prima volta proprio col progetto "Colapesce". In precedenza varie prove in inglese con gli Albanopower, autori - tra gli altri - nel 2010 dell'album "Mellon Collie and the Infinite Power", tributo italiano al (quasi) omonimo capolavoro degli Smashing Pumpkins. Da segnalare anche il duo Santiago, in coppia con Alessandro Raina degli Amor Fou, che lo ha visto impegnato tutto lo scorso anno in lungo tour italiano e la partecipazione ad "Altri Giardini", compilation antologica dei Giardini di Mirò. Il progetto Colapesce nasce quasi per caso nell'estate del 2009 con tre brani registrati per partecipare, come autoproduzione, al Premio Ciampi. Dopo gli ottimi riscontri ottenuti, nel maggio 2010 il nostro decide di pubblicare un omonimo EP digitale contenente sei canzoni (cinque inediti più una cover di Leo Ferré).
L'EP verrà poi ristampato a grandissima richiesta. Ed ecco che ad inizio 2012 giunge "Un meraviglioso declino", album che lo sta definitivamente imponendo all'attenzione di critica e pubblico. Il video di "S'illumina", una delle 13 tracce che compongono quest'ultimo lavoro:
Il nome scelto per il progetto è un piccolo attestato di sicilianità.Ingresso: 12 euro + d.p. Contatti organizzatori: Le Nozze di Figaro S.r.l. Via Caduti di Cefalonia, 72 - 50127 Firenze Telefono: 055.415390 - 055.416812 Fax: 055.4625030 Email: info@lenozzedifigaro.it Web: www.lenozzedifigaro.itColapesce è infatti il nome del protagonista di una nota leggenda popolare di cui esistono molteplici versioni (sia orali che codificate, come quella raccolta da Italo Calvino per Fiabe Italiane), rielaborata per l'occasione da Angelo Orlando Meloni, scrittore siracusano e amico fraterno di Lorenzo. La storia di Cola, il ragazzino che si trasformò in pesce e sparì nel mare, fa da sfondo a una raccolta di canzoni che dalla Sicilia riprende i sapori acri e le sfumature calde. Un piccolo viaggio nella storia del cantautorato italiano (la cover di Leo Ferré, in un certo senso, rappresenta un manifesto estetico e una dichiarazione d'intenti), ma con uno sguardo che va al di là, travalica i confini e i generi.
I suoni e la produzione, sempre a cura di Lorenzo, guardano infatti all'estero. Al folk anni sessanta di Neil Young e a quello dei suoi epigoni moderni (Fleet Foxes, Wilco, Bon Iver...). Le voci sono sempre volutamente eteree e non in primo piano, a voler trasmettere fin da subito il tentativo di un lavoro in italiano, ma dal respiro internazionale.