Trasversali e affascinanti...(Rumore) Un gran bel disco tra glamour e perversione... (Rockerilla) Profondità neo lounge tra subsonica e original soundtrack... (Blow Up) Solo alcune delle appassionate recensioni che hanno accompagnato l'uscita di "Dive Cattive", il nuovo album dei Madame X, tra i dischi più chiacchierati di questo primo scorcio 2012. Insomma, il cd e la band del momento, finalmente in versione live, venerdì 3 febbraio al Viper Theatre di Firenze (ore 22 - biglietto 10 euro). Musica e cinema.
Punk e melodia. Morricone e Siouxsie. In questo secondo album i Madame X riescono a miscelare ingredienti apparentemente inconciliabili. 14 brani di rock dalle tinte horror, ispirati alle storie e alle atmosfere thriller dei b-movie, soprattutto italiani, degli anni '60 e '70: "Dive cattive" è un concept album dedicato a quell'archetipo di femminilità sfuggente e misteriosa, costantemente in equilibrio tra glamour e perversione, portato sul grande schermo da Edwige Fenech, Barbara Steele e tutte le altre protagoniste che hanno segnato una stagione indimenticabile del nostro cinema thriller e horror. E il disco, pur essendo composto interamente da brani inediti, non manca di pagare il suo tributo alle colonne sonore di quei film, firmate da artisti straordinari come Ennio Morricone o Piero Umiliani: dalle trombe impazzite del finale di "La decima vittima" che richiamano gli allarmi che squarciano i silenzi dell'omonimo film di Elio Petri (1965); ai cori di "In 9 minuti sei morta", un esplicito omaggio al lavoro di Morricone per "Chi l'ha vista morire?" (di Aldo Lado, 1972).
E, ancora, il ricorso esclusivo a microfoni vintage, o i synth e i moog registrati all'aperto di notte sono solo due esempi dei "trucchi" usati dai Madame X per trasformare in note i frame di un film invisibile. Tutto, insomma, ha inizio da una carrellata di eroine cinematografiche belle e crudeli, ma il punto di approdo è molto più in là. Le 14 tracce del disco non sono canzoni-remake ma nuove creazioni nate da ricordi mischiati ai sogni fatti da adolescente, accompagnati dalle potenti colonne sonore di questi film. Così i brani e i testi scritti in gran parte da Alessandro De Benedetti, leader e voce dei Madame X fin dalla loro nascita, vengono vestiti dalla ricca produzione di Alberto Fabris (ex Blonde Redhead) e Gianluca Mancini (già al lavoro con Ludovico Einaudi): a loro è toccato il compito di fondere in un unico sound le sfumature e gli arrangiamenti orchestrali vintage con le ritmiche postpunk e garage e le chitarre noise che definiscono dalle origini il dna musicale dei Madame X. Troviamo poi numerosi ospiti nel disco, una carrellata di partecipazioni di grandi musicisti, dalle incursioni del sax baritono alla Morphine suonato da Gilberto Tarocco in "Reazione a catena" (il primo singolo, che uscirà corredato da uno splendido video firmato da Cesare Cicardini), all'ipnotico sitar di Andrea Rabufetti che abbraccia "La morte cammina su tacchi alti", al magico vibrafono di Sebastiano De Gennaro in "Vergini di luce" questo secondo album dei Madame X si rivela un inaspettato caleidoscopio musicale.
Dove la presenza della "scream queen" d'eccezione Patrizia Laquidara in "La morte cammina su tacchi alti", la collaborazione con Max Zanotti dei Deasonika in "Un giorno disperato", i cori sognanti di Maria Vittoria Alfieri, i contributi alle liriche di Tibe e le citazioni di film straordinari come Danza macabra" (di Antonio Margheriti, 1964) o "Cosa avete fatto a Solange?" (di assimo Dallamano, 1972) sono "soltanto" le singole preziosissime pietre colorate. La vera sorpresa è la rumorosa armonia del disegno finale. Il video ufficiale di "Reazione a catena":
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