Sono 29 le piccole imprese fiorentine che beneficeranno del contributo della cosiddetta ‘legge Bersani’, per un finanziamento complessivo di oltre 815mila euro. Gli uffici dell’assessorato allo Sviluppo economico hanno concluso il loro lavoro di selezione, dopo l’esame delle 80 domande che hanno partecipato al bando di gara del Comune. I contributi, fino ad un massimo di 30mila euro per progetto, sono destinati a rivitalizzare e promuovere le cosiddette ‘aree di degrado urbano’ della città. Molto diversificati e in parte innovativi i settori di attività in cui operano le 29 imprese ammesse al contributo: bar, ristoranti e pizzerie (31%), software e informatica (17%), servizi alla persona (14%), altro commercio al dettaglio (14%), abbigliamento e sartoria (10%), grafica, video ed editoria (10%), galleria d’arte (4%).
Da segnalare un asilo, un chiosco con servizi per bambini, una società per riprese video, una palestra, un negozio di prodotti biologici,una produzione artigianale di abbigliamento. 11 domande sono state presentate da titolari di imprese non ancora costituite. "Si tratta di un intervento di supporto alle imprese assai significativo – ha sottolineato il vicesindaco Dario Nardella - se consideriamo le disponibilità economiche dei Comuni, da risorse trasferite, e se guardiamo all'estremo bisogno di rilancio dell'economia in un periodo di crisi ancora in atto". Delle 80 domande pervenute, 9 non possedevano i requisiti richiesti dal bando,13 sono state valutate con un punteggio insufficiente, 29 sono state giudicate ammissibili ma non immediatamente finanziate per mancanza di fondi; queste ultime saranno comunque rivalutate per l’assegnazione di ulteriori risorse ricavate da residui di altri bandi (ad oggi sono già disponibili circa 300mila euro).
Le zone individuate dall’amministrazione in cui devono avere sede operativa le imprese partecipanti al bando sono quelle di Sant’Ambrogio, San Pierino, Santo Spirito, San Frediano, il Pignone, Monticelli, Soffiano, Legnaia, Torcicoda, Isolotto, i Giuncoli, Le Torri, San Quirico, il Casone, San Lorenzo a Greve, il Cavallaccio, Cintoia, i Bassi, Mantignano, Ugnano, le Cascine, San Donato, Puccini, Novoli, Santa Maria a Novoli, il Barco, Carraia, Peretola, Nave a Petriolo, Petriolo, Osmannoro Fosso Macinante, Quaracchi, Le Piagge, La Sala, Brozzi, La Nave a Brozzi, Inceneritore.
I finanziamenti, fino ad un massimo di 30.000 euro, saranno pari all’80% delle spese ritenute ammissibili sostenute dall’impresa nella realizzazione del progetto presentato, siano esse in conto capitale che in conto gestione (quest’ultime riservate solo alle imprese costituite da non più di 24 mesi al momento della presentazione delle domanda). Metà dell’agevolazione sarà erogata sotto forma di contributo a fondo perduto e l’altra metà come finanziamento agevolato al tasso fisso annuo dello 0,50% con un rientro fino a 5 anni.
Si ricorda che le piccole imprese sono definite tali quando hanno meno di 50 dipendenti e un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di euro. (ag)