Con l’accusa di “rapina a mano armata e sequestro di persona” è finito in manette un fiorentino di 34 anni (originario di Como) con numerosissimi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. Ad incastrarlo, gli uomini della Squadra Mobile fiorentina diretta da Filippo Ferri. La sera dello scorso 10 febbraio, gli agenti della volante liberarono il titolare e la dipendente di una panineria di viale dei Mille, chiusi a chiave da un rapinatore all’interno della cucina del locale.
Dopo aver consumato una piadina, due panini e una birra e atteso che nel locale non vi fossero più persone, un uomo con pistola alla mano, si avvicinò alla cassa; mentre la dipendente stava stampando lo scontrino, si fece consegnare tutto l’incasso. Poi, dopo aver chiuso a chiave all’interno di una stanza la donna e il titolare della paninoteca, fuggì con 250 euro di bottino. Fortunatamente le vittime riuscirono ad avvisare il 113 con un telefono cellulare. Grazie ad una minuziosa ed accurata attività investigativa, gli uomini della Sezione Antirapina guidati dal Vice Questore Aggiunto Alessandro Ausenda, hanno individuato quell’uomo: a tradirlo, proprio una sua impronta lasciata sulla bottiglia di birra consumata prima del colpo.
Il prezioso lavoro della Polizia Scientifica ha così consentito agli inquirenti di concentrare le indagini nei confronti di un pregiudicato fiorentino già conosciuto alla stessa Squadra Mobile che lo aveva arrestato nel 2010 sempre per reati contro il patrimonio. Così, su richiesta del P.M. titolare dell’inchiesta, Giuseppe Bianco, il G.I.P. Silvia Cipriani ha emesso nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Dopo lunghe ricerche, complicate dal fatto che il 34enne non aveva una dimora abituale, venerdì scorso la polizia lo ha catturato a Montespertoli dove aveva trovato ospitalità da un conoscente.