"Dai resoconti mandati dagli uffici comunali emerge un dato inquietante, il mark to market ha raggiunto 68, 4 milioni di euro, una cifra mai toccata. Il mark to market, ovvero il 'costo corrente' dei derivati finanziari, ha registrato un vero e proprio record, ad aprile 2008 aveva un saldo negativo di 16,9 milioni di euro, a dicembre 2009 era diventato di 50milioni di euro,nel 2010 è passato a quasi 55milioni di euro, oggi scoprimo che supera i 68 milioni di euro" Lo affermano il capogruppo del PdL Marco Stella e Stefano Alessandri.
"L'analisi sui dati forniti non lascia spazio ad equivoci rispetto agli swap sottoscritti, sono stati un vero azzardo finito male. Il Comune, quindi i cittadini, grazie alla scommessa fatta dagli amministratori del centrosinistra, su un capitale investito di 270milioni di euro sta perdendo, anche se virtuali, oltre il 25%. Oltre al saldo negativo del mark to market, ogni anno l’amministrazione ci rimette milioni di euro in interessi passivi: nel 2009 abbiamo speso oltre 5 milioni di euro, nel 2010 oltre 10 milioni; nel 2011 più di 9 milioni di euro, e nel 2012 sono preventivati € 7.779.769,più di 30 milioni in quattro anni.
Ora scopriamo che con la determina n. 02332 del 2 marzo 2012 il comune di Firenze ha affidato ad una società una consulenza tecnico-finanziaria sui contratti in derivati per € 14.459. Ci chiediamo - proseguono gli esponenti del PdL- perché una nuova consulenza? Il Comune di Firenze aveva già affidato nel dicembre del 2010 ad un avvocato del foro di Milano, avvocato Iaquinta, una consulenza esterna della durata di 120 giorni per € 24.957, al fine di accertare se se i contratti in derivati sottoscritti dal comune sono regolari.
L’avvocato addirittura ha steso per il Comune di Firenze una copiosa relazione, molto dettagliata dove denunciava come il Comune di Firenze avrebbe pagato dal 2006 ad oggi quindi missioni occulte complessive alle banche per 16.440.661 euro e oneri non dovuti per 7.087.585 euro. Se sommiamo le commissioni occulte e gli oneri non dovuti, si arriva alla cifra di 23.528.246 euro di spese sostenute dal Comune di Firenze che avrebbero potuto benissimo essere risparmiate. Che fine ha fatto la relazione di Iaquinta? Oggi non è ritenuta piu attendibile? Dopo aver speso nel 2011 oltre 300 mila euro di consulenze per la vicenda degli swap, oggi ci aggiungiamo altri 14 mila euro, Perché una nuova consulenza? A cosa serve? Purtroppo ancora una volta i fatti ci danno ragione, sono anni che denunciamo la questione legata agli swap, ora serve la massima chiarezza". “La consulenza affidata ad una società esterna sui contratti in derivati è una perizia di carattere tecnico, richiesta dall’Ufficio legale del Comune per istruire una memoria nell’ambito del procedimento giudiziario in corso per quanto riguarda gli Swap”.
Così l’assessore Claudio Fantoni replica ai consiglieri del Pdl Stella e Alessandri. “Come è noto, in questa vicenda il Comune si è mosso in autotutela e stupisce che Stella ed Alessandri facciano polemica su questo aspetto. Quanto ai dati, non c’è niente di nuovo”.