Valore legale del titolo di studio: le contro domande degli studenti

Ai Giovani Democratici non piace l’idea del Governo di sottoporre a consultazione online il tema del valore legale del titolo di studio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 marzo 2012 18:15
Valore legale del titolo di studio: le contro domande degli studenti

L’abolizione del valore legale del titolo di studio torna nel dibattito politico. Il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca Francesco Profumo ha lanciato giovedì scorso una ‘consultazione’ online attraverso un questionario sul sito del Miur con l'intento di acquisire le valutazioni dell'opinione pubblica sul tema. I Giovani Democratici toscani non sono però convinti che in questo momento il problema dell’università italiana sia questo e ai 14 quesiti posti dal Miur propongono un contro-questionario sulle questioni che ritengono prioritarie della condizione studentesca: i fondi alla didattica e la valutazione sull’insegnamento, diritto allo studio, maggiore progressività della tassazione studentesca, maggior valorizzazione delle lauree triennali.

Domande da poter da affiancare a quelle sull’abolizione del valore legale del titolo di studio. “E’ giusto aprire il confronto – sostengono il segretario regionale dei Giovani Democratici della Toscana Andrea Giorgio ed il responsabile università Gaetano Caravella – ma siamo perplessi sul metodo e sui punti posti dalle domande: si rischia di perdere di vista le problematiche che oggi dovrebbero essere invece al centro dei lavori del Governo in ambito universitario. Secondo le proposte in campo le università verrebbero classificate in una specie di ranking in modo da spingerle ad investire in didattica e ricerca rendendosi più attraenti per gli studenti: le aziende premierebbero le lauree ottenute nelle ‘migliori’ università.

Un sistema del genere, con Atenei di serie A e di serie B, dovrebbe avere come presupposto imprescindibile che tutti gli studenti possano scegliere l’università migliore, indipendentemente dalle condizioni economiche della famiglia di origine. Occorrerebbe quindi garantire uguali condizioni di partenza mediante un sistema adeguato di borse di studio, con finanziamenti e strumenti in linea col resto d'Europa. Ma non è così e – spiegano ancora Giorgio e caravella – in un Paese in cui esiste ancora la categoria dell’ ‘idoneo non vincitore’, sono infatti circa 45.000 gli studenti che non hanno ottenuto la borsa di studio per mancanza di risorse, la previsione di un eventuale ranking di università con l’attribuzione di un peso diverso alle rispettive lauree andrebbe proprio a discapito degli studenti svantaggiati.

Ecco perché riteniamo che il mantenimento del valore legale del titolo di studio sia un istituto di garanzia. “La consultazione del MIUR secondo noi dovrebbe entrare nel merito anche di altre questioni ed è per questo che lanciamo come GD Toscana una ‘contro-consultazione’ sul nostro sito www.gdtoscana.it, e pubblichiamo un documento scaricabile con le nostre posizioni. Sul nostro sito è da oggi online un questionario che dà la possibilità agli studenti di esprimersi sui veri problemi del nostro sistema universitario.

Se è vero che il Governo intende ascoltare la voce dei cittadini prima di prendere decisioni su questo tema – concludono Andrea Giorgio e Gaetano caravella –, risponda alle nostre domande e si occupi di quelle che sono le vere emergenze del nostro sistema universitario”.

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