Confartigianato ribadisce il suo no al "provvedimento per far cassa che penalizza artigianato e commercio in una fase economica oltremodo critica. Procedura complessa che non limita l’inquinamento, né migliora la vivibilità del centro" “Ad appena due giorni dall’entrata in vigore del provvedimento che imporrà una gabella di un euro agli artigiani che dovranno eseguire riparazioni nel centro di Firenze e ad autoriparatori, autonoleggiatori, autorimesse e strutture ricettive con sede dentro la Ztl, prosegue l’avarizia informativa di un’amministrazione comunale che, paradossalmente, proprio su comunicazione e interattività in stile web 2.0 sembra fondare gran parte della sua attività” dichiara Gianna Scatizzi, presidente di Confartigianato Imprese Firenze. A stagliarsi in primo piano è invece la lentezza burocratica della Servizi alla Strada (la Spa partecipata al 100% dal Comune di Firenze che ha in affidamento i servizi di gestione e controllo delle zone a transito o sosta controllata) in iper-ritardo nell’invio agli interessati (gli attuali titolari dei permessi) della raccomandata che segna l’inizio della farraginosa procedura volta all’ottenimento dei nuovi tagliandi. “Gran parte degli artigiani non ha ancora ricevuto la comunicazione – informa Fabio Masini, responsabile delle Categorie Economiche di Confartigianato – Anche arrivassero miracolosamente tutte oggi, i tempi e le modalità sono oltremodo complesse (dalla registrazione dati sul sito https://ztl.comune.fi.it, all’effettuazione di bonifici vari e all’invio di una raccomandata A/R contenente visura camerale, copia del bonifico pro amministrazione comunale ecc) e soprattutto non sarà possibile ricevere dalla SAS il nuovo contrassegno entro il 1 dicembre”. Zero informazioni anche sul numero di ingressi che è possibile effettuare nelle due ore di accesso Ztl garantite dal pagamento, ovvero sulla possibilità di poter entrare (ed uscire) più di una volta nelle due ore disponibili al costo del medesimo sms ed idem per le soste oltre le due ore: circostanze assai frequenti quando si devono trasportare materiali, si ha difficoltà di posteggio o si realizzano lavori di più ore. Ombre anche sul valore legale dell’sms in caso di contestazione.
Si pensi ad una multa inviata per errore dal sistema: al di là dei dubbi sul valore probatorio dell’sms, occorre considerare che i tempi di notifica delle contravvenzioni (150 giorni) costringerebbero a priori a conservare tutti gli sms di autorizzazione all’ingresso ricevuti, circostanza non sempre realizzabile. “Insomma, una manovra calata dall’alto che ogni giorno di più si conferma inutile per la riduzione dell’inquinamento e la crescita della vivibilità del centro, ma di grande utilità per le casse comunali” prosegue Scatizzi. Se fino ad oggi il permesso rilasciato ad un artigiano in riparazione d’urgenza è valevole per tutti i veicoli dell’impresa, consentendone però un solo accesso alla volta, da dicembre basterà pagare 30 euro a contrassegno, senza limitazione al numero dei veicoli circolanti, con buona pace di cittadini e residenti.
Le entrate di Palazzo Vecchio godranno però del versamento di un euro ad ingresso, per un totale di ingressi giornalieri, mensili e annuali stimati sulla base delle nuove regole che Confartigianato chiede al Comune di rendere noti. “Un provvedimento inopportuno che penalizza artigianato e commercio in una delle fasi più critiche mai attraversata dall’economia locale” conclude Scatizzi. “Si pensi, per esempio, alle imprese che hanno contratti annuali o pluriannuali di manutenzione ad importo predeterminato in Ztl – spiega Masini – E’ ovvio che questa nuova regolamentazione inciderà sul costo del servizio per le imprese (da svariate centinaia ad alcune migliaia di euro l’anno) senza possibilità di rivalsa verso la committenza”.
Confartigianato è in attesa di un incontro sul tema con l’Assessore Infrastrutture e Grandi Opere, Manutenzioni e Decoro, Trasporto pubblico locale, Massimo Mattei.