“Se non piove avremo un’estate a dir poco drammatica: lo scenario che inizia a delinearsi per i mesi più caldi dell’anno e, peggio ancora per quelli autunnali, non prospetta nulla di buono”. I sindaci Massimiliano Pescini (San Casciano in Val di Pesa), Sestilio Dirindelli (Tavarnelle Val di Pesa) e Maurizio Semplici (Barberino Val d’Elsa) esprimono forte preoccupazione per i livelli di siccità che hanno colpito il Chianti e l’inevitabile rischio di rimanere presto all’asciutto. “La nostra è una delle aree più soggette a crisi idriche – commentano – e la causa non è da imputare ad una gestione inadeguata della risorsa idrica ma al perdurare della siccità che dalla scorsa estate purtroppo non accenna a dare tregua”.
Gli amministratori rilevano la necessità di rendere l’area del Chianti autonoma sul piano idrico. “La realizzazione della Superstrada idrica Anconella-Chianti – proseguono – ci ha permesso di dimenticare mesi interi trascorsi ad attendere l’intervento delle autobotti, tuttavia questo non basta; servono investimenti ulteriori nei nostri territori, lo dimostra anche la drastica diminuzione della risorsa di Bilancino che oggi è al 50 per cento delle sue possibilità”. “Con il presidente di Publiacqua Erasmo D’Angelis - concludono - siamo in contatto costante per cercare di mettere a punto le strategie migliori.
In questo momento però la siccità è una certezza, ragione per la quale è necessario che ognuno di noi faccia la propria parte con comportamenti virtuosi volti al risparmio della risorsa; invitiamo dunque i cittadini a limitarne il più possibile, fin da adesso, il consumo. L’acqua che non sprecheremo oggi ci potrà essere utile tra qualche mese”. Secondo i dati forniti da Publiacqua al 19 marzo 2012 l’invaso di Bilancino invasa poco più di 37 milioni di metri cubi d’acqua, sui potenziali 69, facendo registrare un’altezza sul livello del mare di appena 244,84 metri. Nello stesso giorno del 2010 e del 2011 Bilancino invasava oltre 69 milioni di metri cubi di acqua e faceva registrare un’altezza sul livello del mare che superava i 252 metri.
Le precipitazioni cumulate da marzo a novembre 2011 per le province di Arezzo, Firenze e Pisa risultano rispettivamente inferiori del 21%, 34% e 40% rispetto al 2007 e del 38%, 42% e 44% rispetto al 2003, anno di una grave crisi idrica che coinvolse tutta la regione.