E’ ormai vicina alla metà della popolazione la quota dei toscani che beve regolarmente l’acqua del rubinetto. Secondo quanto risulta dalle indagini condotte dalle sette aziende del servizio idrico toscano, si può stimare che la percentuale di chi preferisce l’acquedotto è arrivata al 48%, con un trend di aumento annuale del 2 - 3% “che rappresenta un bel balzo in avanti rispetto al 40% che era stato rilevato nel 2009 e anche rispetto al 44% del 2010”, ha commentato Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana, nel corso di una conferenza stampa organizzata in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua (22 marzo), a cui le aziende toscane dell’acqua - Acque Spa, Acquedotto del Fiora Spa, Asa Spa, Gaia Spa, Geal Spa, Nuove Acque Spa, Publiacqua Spa - dedicano una serie di iniziative. Contemporaneamente scende il consumo di bottiglie di acqua minerale.
Prendendo come base le rilevazioni dell’Istat si può stimare intorno al 60% la quota di famiglie toscane che acquistano acqua in bottiglia. Erano il 64% nel 2009. “ Ci troviamo di fronte a questo paradosso – ha spiegato De Girolamo – siamo in una situazione di grande incertezza non solo per gli investimenti, bloccati in attesa della definizione della nuova tariffa alla quale da poche settimane l’Autorità per l’Energia e il gas ha posto mano, il ritardo per la depurazione, eppure la qualità dell’acqua è eccellente, come dimostra il fatto che sempre più cittadini cambiano le proprie abitudini e la preferiscono a quella minerale”.
“La crescita del consumo di acqua di rubinetto – ha detto ancora il presidente di Confservizi Cispel Toscana – è avvenuta anche grazie all’istallazione di quasi 200 fontanelli disseminati in tutta la Toscana.” In Toscana sono 99 i fontanelli di alta qualità, che erogano oltre ad acqua di altà qualità anche acqua raffreddata e gasata, oltre ai fontanelli da interno e alle case dell’acqua. Questi fontanelli hanno erogato nel 2011 oltre 70 milioni di litri di acqua che hanno fatto risparmiare 33 milioni di bottiglie di plastica e in totale 63 milioni di euro dalle tasche dei toscani.
Il costo per realizzare questi fontanelli ammonta a 1,4 milioni di euro. Mediamente la realizzazione di un fontanello costa tra i 10.000 e i 15.000 euro. “Questo è un bel risultato che le aziende hanno raggiunto negli ultimi due anni di lavoro. Fino al 2008 i fontanelli di alta qualità in Toscana erano solo due, adesso grazie ad un impegno straordinario delle aziende in termini di investimenti e di progettazione, è stato raggiunto un traguardo ambientale importante - ha detto Giuseppe Sardu, coordinatore delle aziende del servizio idrico di Confservizi Cispel Toscana – anche grazie alle massicce campagne di comunicazione fatte dalle aziende di gestione del servizio idrico e all’installazione dei fontanelli questa percentuale è cresciuta in maniera esponenziale”. “Il successo dei 32 fontanelli di Publiacqua è andato oltre le aspettative, cittadini dimostrano di apprezzare la qualità della cosiddetta acqua del sindaco – ha detto Erasmo D’Angelis, presidente di Publiacqua – con numeri in crescendo e con ogni fontanello che ogni mese registra un’erogazione di acqua gratuita, naturale e anche gassata in media tra gli 80 e 100mila litri.
Da qui a fine 2012 raggiungeremo i 50 fontanelli installati su tutto il territorio”. Affrontando il problema del lungo periodo di siccità, D’Angelis ha detto che “la differenza tra la grande siccità del 2002 e 2003 e quella di oggi sono gli investimenti fatti”. “Al rubinetto arriva l'acqua a tutti, grazie alle infrastrutture e agli investimenti realizzati negli ultimi dieci anni – spiegato - nonostante la siccità più dura degli ultimi 60 anni, con Bilancino e Montedoglio alla metà della loro capienza e le risorse locali a secco da mesi, perché è piovuto meno del 75% rispetto agli anni scorsi”.
Publiacqua, come tutte le altre aziende della Toscana, stanno mettendo in campo campagne di comunicazione per invitare i cittadini a un uso responsabile dell’acqua”. Ora tuttavia è fondamentale che “i cittadini risparmino il più possibile l’acqua evitando gli sprechi”. L’acqua di casa è poi anche molto economica, un litro dell’acqua di casa costa infatti 0, 1 centesimi di euro contro i 25 centesimi di quella in bottiglia, cioè 250 volte meno. L’acqua di rubinetto è poi molto sicura poiché al giorno sono mediamente 300.000 all’anno i controlli che vengono fatti sulla qualità e la sicurezza dalle aziende e dalla ASL.