Era il 2 dicembre 2010 e su Nove da Firenze potevate trovare questa sensazionale notizia "Sull'Autobus con un Sms", siamo al 28 marzo 2012 e domani Ataf e Comune di Firenze, Matteo Renzi e Filippo Bonaccorsi, presenteranno il nuovo progetto "Sull'autobus con un Sms". Cosa è accaduto nel frattempo? "Basta un sms per prendere l'autobus. La novità è stata anticipata questa mattina dal presidente di Ataf, Filippo Bonaccorsi.
Per il bus, basta mandare un sms al numero Ataf dedicato e nel giro di qualche secondo si riceve, sempre via sms, un codice che vale come biglietto. Esattamente come accade per i treni, sarà sufficiente conservare il messaggio e mostrare il codice al controllore. Il costo è invariato: 1,20 euro per novanta minuti più il costo del messaggio sms che varia in funzione del gestore di telefonia mobile e del contratto sottoscritto da ciascun utente. Per accedere al servizio di acquisto via sms è necessario disporre di una carta di credito che verrà associata al numero di telefono, senza alcun onere aggiuntivo per il cliente, che pagherà comunque 1,20 euro più il costo del sms".
Questo nel 2010. Il 15 marzo 2011 Bonaccorsi e Renzi si ritrovavano alla fermata Ataf di via Vecchietti alle spalle di piazza della Repubblica per una sensazionale iniziativa: "Non ci sono più scuse, non si può più dire 'Il biglietto non l'ho trovato' - dichiarava Filippo Bonaccorsi - presentando il nuovo servizio rivolto all'utenza che potrà acquistare il ticket bus direttamente inviando un SMS ad un numero dedicato 339 9941264. Il costo è quello del biglietto da 90 minuti (1,20 euro) più il costo del messaggio così come previsto dal proprio piano tariffario.
Per quanto riguarda l'acquisto del Biglietto tramite SmS, siamo i primi in Italia". All'apparenza sembrava tutto piuttosto facile, in realtà una legge impedisce il pagamento di qualsiasi servizio ulteriore a quelle che sono le offerte promosse dal proprio gestore di telefonia mobile attraverso il credito presente sulla propria scheda ricaricabile da qui la necessità di registrarsi al servizio indicando come 'conto' dal quale attingere il costo del biglietto, la propria carta di credito. L'acquisto, come tutti i pagamenti via sms in Italia, avveniva tramite la registrazione preventiva al servizio: i passeggeri dovevano iscriversi al sito Bemoov (www.bemoov.it) gestito dal consorzio Movincom, dal quale accedere al sistema di registrazione presso il proprio operatore di pagamento per associare la carta di credito al telefono cellulare. Macchinosa come procedura ma Ataf ha fatto sapere che i numeri sono stati confortanti da parte dell'utenza che ha comunque usufruito del servizio. A settembre scorso tutto era pronto per la ri-partenza con una novità.
Bonaccorsi anticipava la possibilità di eliminare il passaggio della carta di credito, grazie ad un accordo siglato con Ericsson infatti sarebbe stato possibile scalare il costo del tagliando di viaggio direttamente dalla sim card prepagata, unitamente al costo dell'sms inviato. Tutto è slittato per motivi burocratici ed ora, forse, ci siamo. A breve Ataf renderà noto (ancora una volta) il numero di telefono al quale inviare l'sms che vedrà scalare dal proprio credito telefonico il costo del biglietto da 90 minuti o categorie superiori.
L'sms di risposta avrà un codice di numeri e lettere che dovrà essere mostrato ai verificatori presenti sui mezzi di trasporto urbano. Una pratica, questa, già apprezzata dagli utenti europei. AntLen