“Settembre 2011 è stato un mese particolarmente caldo -spiega Stefano Di Blasi, l’enologo della Fattoria Bini- non ricordo di aver mai visto colpi di sole così violenti. Abbiamo anticipato la vendemmia di due settimane, ma comunque la maturazione succherina ha portato la gradazione a 14°” Le uve di cui sta parlando maturano sulle colline intorno ad Empoli, zona vocata alla viticoltura. Gli oltre 30 ettari della tenuta di Monterappoli che compongono la Fattoria Bini, storica azienda con 210 anni di vita sulle spalle, sono favorite da un clima temperato che risente della vicinanza del mare.
“Siamo comunque riusciti a garantire al nostro IGT Toscana Rosso 2011 il gusto che volevamo -aggiunge l'enologo- Non è facile ogni anno fronteggiando l'alternanza di condizioni climatiche. Rispetto al 2010 fresco, quest'anno abbiamo agito con flessibilità, garantendo basse temperature di vinificazione e macerazione breve per limitare la fermentazione tanninica”. A meno di un mese dalla settimana delle anteprime di Toscana, la Fattoria Bini, già ottenuti importanti riconoscimenti, ieri ha presentato alla stampa il proprio vino, a partire dall'IGT 2011 Sangiovese, in commercio intorno ai € 5,00.
La degustazione di ieri è stata l’occasione parlare dei progetti della Fattoria. “I nostri prodotti hanno un'impronta che è data dai terreni di origine marina e dal mare stesso che ci raggiunge con il proprio influsso nonostante le decine di chilometri di distanza -aggiunge Stefano Di Blasi- Su questa base lavoriamo ogni anno tenendo conto della variabilità climatica, in particolare quella delle settimane precedenti la vendemmia, che sono decisive”. Sul banco di prova ieri sono stati serviti i due IGT Toscana Rosso Terrajo e Gheppio, annate 2009 e 2010, il Chianti DOCG del 2011, Il Vin Santo 65 Lune del 2006 e l’IGT Toscana Bianco Albicante 2011.
Per quanto giovani, tutti questi prodotti presentano un carattere proprio e distintivo che rivela la grande versatilità dei vitigni, 32 ettari di terreno che si estendono dal poggio di Monterappoli fino al comune di Vinci. All’assaggio questi vini si rivelano prossimi all’eccellenza, tale è il giudizio che ha riservato per l’azienda la prestigiosa Guida DUEMILA VINI 2012 edita da Bibenda, (12°ed.) assegnando ben 4 grappoli al Terrajo e al Vin santo 65 Lune. Il Gheppio 2009 è il frutto di un'annata abbastanza calda, con qualche pioggia ad agosto e un finale secco a settembre.
Il vino è stato prodotto in quantità limitata, con un'ampia scelta di uve Sangiovese e Merlot disponibili. La maturazione a 28° in acciaio esprime una dolcezza al gusto con inflessioni di frutto e cannella. Tre anni al prezzo di € 6,00. Il Rosso Terrajo 2009 è la sintesi di quantità ridotte di diverse uve, anche rare, con unìimpostazione bordolese e l'invecchiamento in botti di rovere. Le potenzialità di invecchiamento eccellenti producono un complesso di sentori, al prezzo di € 16,00. Miracolo a Monterappoli, nel rapporto qualità prezzo, per restituire visibilità a questa terra indirizzata fino a pochi anni fa allo smercio all’ingrosso con una strategia di sviluppo orchestrata dall'Amministratore Delegato della Fattoria Bini, Simone Mainardi: “Il potenziale viticolo è ancora parzialmente sfruttato in termini di vini prodotti”.
Se in effetti l’estensione dei vitigni fa pensare a grandi numeri, la scelta - almeno in questa prima fase emergente - è quella di puntare a fare grande la qualità. Una scommessa importante che mette le tecniche enologiche al servizio di un lavoro. Il gusto fresco, elegante e persistente di un vino come il Terrajo consente alla Fattoria Bini di misurarsi con i giganti toscani e di ottenere sul fine un meritato posto sulla tavola o tra le riserve. Oggi la Fattoria Bini si presenta come una realtà che vive una seconda e importante stagione.
Con l’ampliamento arrivano i primi riconoscimenti. In primis quello della Regione Toscana e di Unioncamere che ne attestano il carattere storico e la inseriscono tra le imprese più antiche del territorio. Quindi la prima vetrina al Vinitaly nel 2011 con il Circondario Valdelsa. Un progetto forte e mirato che conquista rapidamente anche il palato degli operatori di settore e già si parla di una distribuzione capillare in tutta la Toscana. Il presenzialismo diventa una carta importante da giocare, perciò la crescita si sviluppa su due piani: a livello regionale, dove si promuove il prodotto a km Zero, con la degustazione e la vendita diretta presso i locali dell’azienda; e a livello nazionale e internazionale con la partecipazione alle principali kermesse vitivinicole e la diffusione del Made in Italy attraverso le proprie etichette: Terrajo, Gheppio, Chianti, Albicante e il Vin Santo 65 Lune.
“Parlare del nome equivale a parlare della provenienza, delle proprie radici”, commenta Simone Mainardi “ecco perché puntare sulla comunicazione e sulla promozione dei nostri prodotti fuori dai confini toscani significa esaltare la versatilità della nostra terra. Empoli, e più in generale la Valdelsa, è ricca di risorse, di cultura. Ed è ora di farlo sapere”. Al prossimo Vinitaly (25 -28 marzo) la Fattoria Bini si presenterà tra le associate del Consorzio Chianti, lo stesso con il quale ha partecipato recentemente anche alla settimana delle Anteprime di Toscana.
Parteciperà poi alla prima fase del progetto pilota della Regione Toscana Temporary Management per cui Toscana Promozione sta procedendo alla selezione di manager in affitto per le aziende che ne facciano richiesta. N. Nov.