“Fra 4 mesi avremo i progetti per ricostruire i 3 ponti distrutti dall’alluvione (uno a Stadano e gli altri due a Mulazzo) e lavoriamo per aprire i cantieri entro l’estate”. Questo l’impegno annunciato dal commissario Enrico Rossi durante l’incontro pubblico che si é svolto oggi pomeriggio nella Chiesetta di Stadano, una delle frazioni di Aulla devastate dall’alluvione dello scorso ottobre. All’incontro con la popolazione erano presenti, oltre al presidente Rossi, i tecnici dell’ufficio del Commissario, il presidente della Provincia di Massa Carrara e il sindaco di Aulla. La frazione, che conta 250 abitanti, dal 25 ottobre, a causa del crollo del ponte, si può raggiungere grazie alla Società autostrade che ha concesso l’uso della corsia di emergenza, transitabile a senso unico alternato. Il bando per la manifestazione di interesse alla progettazione dei 3 ponti si è chiuso oggi con successo: 25 gli studi tecnici, italiani ed europei, che hanno presentato domanda.
Adesso l’iter prevede la nomina della commissione che avrà il compito di selezionare 10 studi (dei 25 presentati) a cui affidare la progettazione preliminare, che dovrà essere presentata entro 45 giorni dall’affidamento. A questo punto potrà essere fatta la scelta definitiva, quella maggiormente rispondente alle esigenze costruttive, di sicurezza ed estetiche, oltre al fattore costi. Al vincitore sarà affidato il compito di realizzare, entro 45 giorni, il progetto definitivo. In tutto, per l’intero percorso, serviranno 4 mesi di tempo.
Si prevede quindi l’apertura dei cantieri per la ricostruzione entro l’estate. “Siamo consapevoli dei disagi che la popolazione dovrà sopportare – ha proseguito Rossi – ancora per circa un anno, questi i tempi necessari per la ricostruzione. Ma vogliamo ricostruire ponti in grado di resistere ad eventi alluvionali con frequenza duecentennale (gli attuali avevano una tempistica trentennale). In grado, quindi, di sopportare alluvioni come quella dello scorso 25 ottobre e di offrire le necessarie garanzie di sicurezza e di riconoscibilità”.
Il commissario si è poi spostato ad Aulla dove, nella sala consiliare, ha partecipato ad un assemblea pubblica con la popolazione, i tecnici e gli amministratori. Davanti ad una sala consiliare stracolma di cittadini il Commissario Enrico Rossi ha fatto il punto sulla ricostruzione e, insieme ai tecnici regionali, ha presentato il programma di delocalizzazione degli edifici pubblici costruiti in zone a rischio idraulico e per la loro rilocalizzazione nell’ex area ferroviaria. “Superata la fase di emergenza – ha detto Rossi – abbiamo lavorato per avviare la ricostruzione e la messa in sicurezza.
Lavori che partiranno entro l’estate e pensiamo saranno conclusi entro un anno”. Oltre all’ordinanza che prevede risorse per 23 milioni, oggi il presidente ha firmato un’altra ordinanza per avviare la ricostruzione degli argini ad Aulla e Podenzana, per la ripulitura e risagomatura del fiume e ulteriori interventi indispensabili per la messa in sicurezza dell’abitato. Per una spesa complessiva di 10 milioni. Rossi ha poi pronunciato parole molto chiare sulla situazione relativa alla gestione del territorio.
“C’é poco da fare – ha detto – nel passato si é costruito male e dove non si doveva. A me interessa che tutti insieme si riesca a cambiare questa politica. Proprio per dare concretezza a questa scelta, abbiamo fatto una legge regionale con cui si bloccano le costruzioni in tutte le aree a rischio idraulico. È una scelta di buon senso, un intervento di prevenzione del rischio”. “Lo dico con franchezza – ha aggiunto Rossi – ci sono già proteste contro questa decisione, che io definisco di buon senso.
Dico subito che non cambierò idea e finche sarò presidente questo provvedimento resterà in vigore”. Il Commissario ha poi richiamato la scelta fatta dalla Regione per finanziare la ricostruzione. “Per ricostruire e mettere in sicurezza la Lunigiana siamo stati costretti ad aumentare a tutti i toscani l’accisa sulla benzina di 50 centesimi. Abbiamo chiesto un sacrificio, dobbiamo evitare di continuare a sbagliare costruendo ancora in zone a rischio. Per questo mi adopererò perché tutta la Lunigiana abbia un solo piano urbanistico”. Sono 100 i milioni complessivamente disponibili per la ricostruzione.
Di questi, 55 arrivano dall’aumento dell’accisa, 25 milioni dal governo nazionale e ulteriori 20 milioni direttamente dalla Regione. Infine sono state presentate le scelte progettuali per le nuove localizzazioni di scuole, case popolari, centro socio-sanitario, l’avvio della ricostruzione degli argini e dei lavori di ripulitura del fiume e la ricostruzione dei ponti. Il Commissario si è poi impegnato a valutare le possibili soluzioni ai problemi del riconoscimento dei danni ai privati, questione sollecitata dai cittadini nel corso dell’incontro e per la quale sarà fatto un apposito incontro entro un mese.