FIRENZE – “E’ stato un confronto aperto e a tutto campo nel segno della trasparenza e di un obiettivo comune: quello di migliorare il servizio ferroviario, rendendolo sempre più capace di rispondere alle esigenze dei pendolari toscani, peraltro sempre più numerosi. Così l’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao ha sintetizzato gli esiti della riunione di oggi pomeriggio con il Comitato regionale consumatori e utenti (Crcu). Un appuntamento, quello odierno, che diventerà stabile: “E’ utile ampliare i momenti di confronto e di trasparenza: per questo con l’incontro di oggi nasce in questa sede un nuovo punto di riferimento per tutti i pendolari toscani.
Almeno tre volte all’anno vogliamo rendicontare almeno tre volte l’anno l’andamento dei treni toscani al Comitato regionale consumatori e utenti”. Al comitato, di cui fanno parte i rappresentanti di tutte le principali associazioni a tutela dei cittadini, l’assessore ha anticipato i primi dati del consuntivo 2011 sul contratto di servizio Regione Toscana Trenitalia. Attualmente, secondo le stime illustrate alla Crcu, i cittadini toscani che utilizzano i treni regionali ogni giorno sfiorano quota 200.000.
Con un netto incremento nel corso rispetto al 2010 (+7,5%). Ma di che servizio hanno fruito nel 2011? L’indice di puntualità è complessivamente migliorato, si attesta al 92,2% (90,8% nel 2010), uno dei valori più alti tra le regioni con quantità di servizi analoghi. Mentre l’indice delle soppressioni è diminuito passando dallo 0,97% allo 0,75% di treni soppressi rispetti ai programmati. Su alcune linee fortemente frequentate come l’aretina e la pisana il 2011 si è avuto un ulteriore miglioramento del trend per la puntualità (94,9% l’aretina, 95,9% la pisana) e le soppressioni (che sono diminuite).
rimangono invece le criticità soprattutto sulle linee non elettrificate come la Siena-Firenze, la Siena-Chiusi, la Faentina e la Lucca-Aulla, che scontano indici di puntualità più bassi, spesso dovuti alla carenza di nuovi treni più affidabili. L’assessore ha mostrato che, di fronte alle carenze del servizio, l’azione di verifica e di controllo della Regione Toscana è stata capillare: in un anno le ispezioni sono state oltre 16.000 (+37% rispetto al 2010), mentre a oltre 550.000 euro ammontano le penali elevate a Trenitalia a seguito dei soli controlli su pulizia, climatizzazione, informazione a bordo. Sono state 3.133 (rispetto alle 3308 del 2010) le chiamate al contact center della regione, con una crescita dei rilievi legati al sovraffollamento e un leggero calo delle chiamate sul”andamento del servizio (ritardi e soppressioni). E sempre a beneficio dei pendolari nel 2011 è stato abbassato l’indice di riferimento per l’attribuzione del bonus di rimborso per gli abbonati: in questo modo gli abbonati di ben 7 linee (in particolare di quelle non elettrificate) hanno potuto usufruire del rimborso dopo i mesi di maggior criticità.
Non solo. Il bonus, pari al 20%, è stato portato al 50% nei mesi di giugno e luglio in considerazione dei gravi disagi dovuti alle carenze di materiale rotabile. Nell’evidenziare, luci e ombre del 2011, l’assessore ha ricordato il contesto difficile in cui si è operato a causa dei pesantissimi tagli del governo Berlusconi, che – ha detto – ci ha costretto a intervenire in sede di contratto con una riduzione di alcuni servizi, senza però mai toccare le fasce orarie utilizzate dai pendolari.
“Comunque – ha aggiunto – pur in un contesto generale di oggettiva difficoltà siamo anche riusciti a compiere una profonda azione innovativa: basti pensare al varo del servizio di treni veloci regionali, un servizio che risulta graditissimo agli utenti e che abbiamo ampliato, dopo la pisana e l’aretina, sulle linee Grosseto-Livorno-Pisa-Firenze, sulla Siena-Firenze e sulla Pistoia-Prato-Firenze”. E il futuro? Per l’assessore “Una vera svolta qualitativa del servizio ferroviario non può che poggiare su un’azione radicale sul materiale rotabile”.
“Abbiamo definito con Trenitalia – ha aggiunto – un piano di interventi da 350 milioni di euro per acquistare 45 nuovi treni (30 elettrici e 15 diesel). Un parco treni rinnovato è la prima vera esigenza per i nostri pendolari, per avere un servizio ancora più puntuale, affidabile e in linea con i tempi”.