La campagna “Adotta un'opera” del museo degli Innocenti raccoglie ancora tre successi, tre nuovi restauri d'arte portati a termine con l'aiuto di cittadini e realtà produttive della toscana. Si tratta di opere scultoree databili dal XIV al XVI secolo, provenienti dal patrimonio dell'Istituto e emblematiche della sua storia. La più antica è uno stemma lapideo dell'Arte della seta, la corporazione a cui nel 1419 si deve la nascita dello storico Spedale. Attente indagini dell'opera, datata 1336, hanno svelato tracce inaspettate di colore (bianco, rosso, nero), segno dell'originale policromia della scultura.
Lo stemma è stato recuperato grazie al sostegno dell'azienda Ilaria manifatture srl di Prato, che ha finanziato il restauro per quasi 8mila euro. Restaurati anche due putti in pietra, che testimoniano l'evoluzione nel tempo del più noto simbolo dell'Istituzione. Un Putto a braccia aperte della fine del XV secolo è stato finanziato dall'azienda di abbigliamento per bambini Miniconf srl per oltre ottomila cinquecento euro, mentre il restauro del più recente Putto in fasce (1557) è stato donato a una “cordata” di bambini da parte di genitori e nonni (per un valore di oltre 5mila euro) Gli interventi di restauro sono stati eseguiti da Stefano Landi con il supporto diagnostico dell'Istituto di Fisica Applicata “Nello Carrara” del CNR di Sesto Fiorentino e del Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università di Siena sotto la direzione della Dott.
Brunella Teodori della Soprintendenza Speciale PSAE e per il Polo Museale della città di Firenze. In meno di due anni la campagna Adotta un'opera ha prodotto importanti risultati: 15 opere adottate e una opzionata, per un ammontare di oltre 140 mila euro di finanziamenti. Varie le aziende e organizzazioni che hanno aderito con entusiasmo. Si sostiene l'iniziativa sottoscrivendo il restauro di una singola opera ma anche donando una quota dell’importo previsto. L’opera restaurata, una volta esposta, riporterà il nome del donatore, che diverrà a tutti gli effetti sostenitore del Museo e sarà menzionato nel catalogo e nei documenti ufficiali.