Da oggi sono on line 180 set di dati che riguardano tutta la vita cittadina, dai parcheggi alle statistiche sul lavoro, dai giardini ai musei, dagli scavi archeologici ai fontanelli. Il sindaco Matteo Renzi ha firmato un protocollo di collaborazione con Wikitalia, l’associazione presieduta da Riccardo Luna per avvicinare la politica ai cittadini attraverso la rete. Firenze è il primo Comune in Italia ad aver messo le banche di date online nell’ottobre 2011. Tra le tappe fondamentali di questo percorso c’è il nuovo portale degli ‘open data’, all’indirizzo opendata.comune.fi.it : ben 180 set di dati già online e destinati a crescere di giorno in giorno, una mole di informazioni che non ha paragoni in Italia, che raccontano tutto quello che c’è e succede in città, illustrano i servizi e le criticità, danno mappe e grafici sui temi più disparati.
In vari settori, dall’ambiente all’amministrazione, dalla sanità all’urbanistica, dalla mobilità alla cultura, il cittadino trova in rete servizi e curiosità, le mappe dei lavori in corso, i percorsi delle piste ciclabili e il posizionamento delle rastrelliere, le domande per iscrivere i figli a scuola, i musei e gli eventi. I dati aperti consentono anche di sviluppare applicazioni per smartphone, come ad esempio “Firenze Up!” (una app sugli eventi in città che sarà presto disponibile gratuitamente).
Un altro aspetto fondamentale dell’accordo firmato oggi è la collaborazione tra Comune e Wikitalia per trasformare Firenze in una Wiki-città dove i cittadini, grazie a una pubblica amministrazione sempre più trasparente e comprensibile, possono diventare fruitori attivi e più consapevoli. “Oggi - ha affermato Renzi - parte un’avventura che rivoluzionerà le regole della pubblica amministrazione e della politica italiana. Le amministrazioni devono abituarsi a considerare le nuove tecnologie e internet non come un cosa da addetti a i lavori ma come una straordinaria opportunità per migliorare la vita dei cittadini.
Il Comune di Firenze ha visto raddoppiare le interazioni on line da 340 mila a 640 mila circa, e oggi ha 5,4 milioni di euro di incasso dalla transazioni tramite internet, oltre a 10 mila utenti registrati, in crescita costante. Che sia per pagare un servizio o una multa, usare la rete rende più comoda la vita del cittadino”. “Ma questa sfida - ha continuato il sindaco - è anche una scommessa, per offrire ai cittadini la possibilità concreta di non essere solo utenti. Se chiunque ha a disposizione dati trasparenti, chiari e comprensibili da valutare, allora non si limita a pagare una multa, ma può anche capire come vengono spesi i soldi delle multe e può dare indicazioni o suggerimenti alla pubblica amministrazione.
Il nostro obiettivo è mettere on line tutte le spese dell’amministrazione. In questo modo - ha concluso - è come se il Comune fosse ‘nudo’ di fronte al cittadino, senza bisogno di intermediari. Per avere la massima trasparenza”. “Siamo convinti - ha spiegato Riccardo Luna - che la rete permetta di fare la politica meglio e di avvicinarla ai cittadini. Per questo servono trasparenza, disponibilità di dati, partecipazione. L’Agenda digitale italiana è un po’ indietro; è comunque partita una cabina di regia curata dai ministri Profumo e Passera e a giugno avremo i primi risultati.
Firenze si inserisce perfettamente in questa cornice, con l’obiettivo di ridare trasparenza, passione e bellezza alla politica italiana”.