Giovedì 1 marzo il Teatro Verdi di Pisa ospita una creazione del ’95 del coreografo Luciano Cannito: Cassandra. A vestire i panni della figlia di Priamo - la ragazza che, secondo la mitologia, aveva il dono della preveggenza e per questo motivo era mal vista - è la poliedrica Rossella Brescia, accompagnata da Arionel Vargas, primo ballerino dell’English National Ballett, e circondata dal corpo di ballo della compagnia “Danzitalia”, diretta dallo stesso Cannito. La Cassandra creata dal coreografo non è più la principessa troiana dell’antichità, ma la storia messa in scena, tratta dal capolavoro di Christa Wolf, rielabora, partendo dal mito classico, il valore dell’indipendenza femminile facendo rivivere Cassandra nella Sicilia degli anni Cinquanta del nostro secolo.
Quella messa in scena da Cannito è una figura di donna del Sud che si fa precorritrice di un messaggio di emancipazione che mira all’esaltazione delle doti personali della donna, con lo scopo di far emergere l’identità femminile di Cassandra, simbolo per tante altre donne vittime di emarginazione. Caratteristica della messinscena è la mescolanza di più stili di danza (classico, moderno, folk) utilizzati allo scopo di caratterizzare i vari personaggi; le musiche, poi, accostano le melodie classiche di compositori come Prokofiev e Rachmaninoff, a quelle più recenti create ad hoc da Marco Schiavoni.
Per informazioni: Teatro di Pisa. Tel. 050-941111, www.teatrodipisa.pi.it Valentina Passaro