Ha l'eleganza flessuosa di un'attrice della Dolce vita e una voce che “è velluto che non ha crepe né punte, picchi o cadute, è una brezza, un soffio di vento”. Originaria di Rio De Janeiro ma da tempo residente in Italia, Rosalia De Souza approda giovedì 8 luglio alla Villa Medicea di Artimino (Carmignano, Prato – inizio ore 21,30 – ingresso 8 euro) nell’ambito del Festival delle Colline, quest’anno dedicato all’universo femminile. La critica l’ha definita tra le più ispirate interpreti di musica brasiliana in Italia.
Ma è un’etichetta che le va stretta. Ascoltare Rosalia De Souza è come assistere a un gioco di specchi tra tradizione e modernità, sensualità e misticismo, musica popolare e sperimentazione. Bossa nova e Brasile in primo piano, certo, ma anche canzone d’autore, soul, jazz, acid jazz, Afro-America e romantica nostalgia. "D'improvviso", il suo ultimo album, rievoca luoghi e sapori della musica brasiliana del passato ed in particolare dei ‘60. Con diverse sorprese. “In questo disco c’è un’italianità indiscutibile – spiega l’ artista - abbiamo sempre trovato nella canzone italiana e in quella brasiliana degli anni ‘60 un linguaggio comune, come la ricerca della felicità intrinseca nella nostalgia, che noi chiamiamo saudade; la bella vita anche nelle difficoltà, un aspetto bohèmien tanto proposto nel cinema dell’epoca.
Anche e soprattutto in Italia ed esportato poi in tutto il mondo”. La partecipazione di musicisti come Fabrizio Bosso, Lorenzo Tucci, Pietro Ciancaglini e Luca Mannutza ha dato un contrasto unico, stilisticamente Europeo. Ecco quindi “Carolina Carol Bela”, il primo esplosivo singolo portato al successo da Jorge Ben, il samba rhythm’n’blues di “Luiza Manequim” ed una manciata di brani in omaggio a formazioni cult come Tamba Trio o Bossa Tres. Rispecchiano quel sound anche le quattro tracce inedite a firma del cantautore brasiliano Toco: “Samba Longe”, “5 Dias De Carnaval”, “Bossa 50” ed “Amanha”.
Prenotazione biglietti . BIOGRAFIA ROSALIA DE SOUZA Nata a Rio De Janeiro nel quartiere di Nilopolis, famoso per la Scuola de Samba Beija-Flor, eredita la grande passione verso la musica dai familiari, che ascoltavano Beatles, Dionne Warwick, Burt Bacharat e Peppino di Capri. Nel 1988 Rosalia De Souza arriva in Italia e frequenta i corsi della Scuola di Musica Popolare del Testaccio a Roma ed inizia a studiare, da interprete, tutti i grandi autori della tradizione musicale brasiliana dei ’60 come Tom Jobim, Baden Powell, Joao Gilberto, Sergio Mendes, Edu Lobo, Vinicius de Moraes e i più recenti cantautori come Djavan, Caetano Veloso, Gilberto Gil, Chico Buarque, Milton Nascimento ed alcune nostre dive dell’epoca, come Mina ed Ornella Vanoni.
Nel ’95 debutta come cantante del Quintetto X, una delle band più importanti della scena acid jazz del periodo. Il produttore artistico di “Novo Esquema De Bossa” è Nicola Conte, luogo del delitto il Fez di Bari, ed il jazz, soul, la musica afroamericana e brasiliana sono i linguaggi musicali sui quali si sviluppa questa prima esperienza discografica e prende forma l’immagine artistica di Rosalia De Souza. Per Quintetto X inizia una lunga serie di tour, in Italia e all’estero: Barbican Centre, Jazz Cafè, Montreux Jazz Festival....
Nel 2001 il debutto da solista con “Garota Moderna” un lavoro modellato ad arte per la sua voce e prodotto ancora da Nicola Conte, un linguaggio modernissimo che viene etichettato Nu-Bossa. Nel 2003 arriva “Garota Diferente”, disco che contiene le rivisitazioni di artisti e top dj come il Trüby Trio, Zero dB, Buscemi e gli italiani Gianluca Petrella, Gerardo Frisina e The Dining Rooms. E che conferma il momento d’oro dell’artista brasiliana, stimata anche dai più importanti dj della scena alternativa elettronica.
Nel 2005, Rosalia De Souza calca nuovamente le scene internazionali, come l’Olympia di Parigi, il World Festival a Madrid ed il Womad di Peter Gabriel, in scena a Las Palmas, nelle Gran Canarie. Il 2006 è l’anno della consacrazione, la Schema Records pubblica “Brasil Precisa Balançar”. Per Rosalia si corona il sogno di una vita: registrare un disco nel suo paese d’origine, con musicisti brasiliani e sotto la supervisione di uno dei pesi massimi della bossa nova, il leggendario Roberto Menescal.
Tra gli altri ospiti troviamo il grande Marcos Valle, che duetta con lei in “Que Bandeira” e Toco, un giovane cantautore di San Paolo, che dà un contributo importantissimo scrivendo musica e testi di altri quattro brani. Il risultato è un disco di musica popolare brasiliana in senso molto classico, dove gli strumenti usati, i timbri caldi e naturali e la concezione ritmico-armonica non sono poi così lontani dal mondo del jazz. Dal 2006 ad oggi Rosalia De Souza ha viaggiato tantissimo, ha continuato a studiare, ha collaborato con tanti artisti.
Tra i tanti citiamo Toco, all’anagrafe Tomas Di Cunto, per il suo album "Outro Lugar", per il quale ha duettato in “Bom Motivo”. E ancora Alfonso Deidda, Aldo Vigorito e Ivo Parlati, con i fantastici e divertenti Montefiori Cocktail... Ha cantato anche per la Disney, nel disco “Modal Jazz Loves Disney”, dove si esibisce in una particolarissima versione del tema del cartone animato “La Sirenetta”. Alla fine del 2008 l’arrivo del terzo album solista: “D’Improvviso”. Fascino e magia, sensualità e misticismo, queste alcune sensazioni emanate da questo nuovo lavoro dell’artista brasiliana, che si è affidata alla produzione artistica di Luciano Cantone, co-fondatore della Schema e già produttore del pluripremiato “Handful Of Soul” di Mario Biondi. FESTIVAL DELLE COLLINE, PROSSIMI APPUNTAMENTI Martedì 13 luglio a Villa San Gaudenzio, Vaiano, una produzione originale del Festival.
La vocalist-performer Monica Demuru e il percussionista Cristiano Calcagnile presentano il concerto/spettacolo “Lingue di fuoco - Canzoni e Signore sentite le quali non esser più se stessi e ritrovarsi a cantare”: da Skin a Joni Mitchell, da Bjiork a Maria Carta, da Cassandra Wilson a Patty Smith. Classica, pop, jazz, new age, house... sono gli stili che l’arpista (ma anche violinista e percussionista) Cecilia Chailly ha esplorato nei suoi primi quindici, intensissimi, anni di carriera: dalla Scala a Fabrizio De André, da Bocelli ai Planet Funk.
Mercoledì 14 luglio alla Biblioteca Lazzerini di Prato presenta il nuovo album “Istanti”. Giovedì 15 luglio, a Villa Novellucci di Cantagallo, il gradito ritorno di Susy Bellucci, con il suo excursus musicale “Donne di Toscana”. Particolare l’ensemble che l’affianca: chitarra, violoncello e tastiera. Finale in grande stile, visto che a chiudere l’edizione 2010 del Festival è Esperanza Spalding, giovedì 22 luglio alla Villa Medicea di Poggio a Caiano. Un Grammy Jazz Awards appena vinto e un fan di nome Barack Obama, la contrabbassista americana è tra le stelle del nuovo jazz: un sound che non disdegna contaminazioni, influenze e aperture verso altri generi. Per scelta degli organizzatori, i biglietti non sono disponibili attraverso i circuiti commerciali di prevendita.
E’ possibile prenotarli sul sito ufficiale www.festivaldellecolline.com e ritirarli la sera stessa degli spettacoli, senza alcun aggravio di spesa.