“L’adesione della Giunta della Provincia di Firenze alla giornata di domani non è solamente un gesto simbolico, ma un momento di impegno in difesa di quei diritti sanciti dalla nostra Costituzione nei confronti di tutti, sottolineando, così come fa la Carta costituzionale, l’importanza che ha il lavoro in questo processo, in quanto principale portatore di questi diritti” così il Presidente Andrea Barducci, spiega l’adesione della giunta provinciale di Firenze al terzo Sciopero dei migranti, nato nel 2010 in difesa dei diritti dei cittadini stranieri, spesso sottoposti a condizioni di pesante disagio su più fronti, dalla casa al lavoro.
In vista dello Sciopero dei Migranti, il Comitato Primo Marzo Fiorentino ha promosso un corteo con partenza da Piazza Santissima Annunziata dalle ore 16. Il corteo percorrerà le vie del centro per arrivare a Piazza Santa Maria Novella. “La giornata di domani – prosegue Barducci – sarà anche l’occasione per tornare a ribadire la necessità di riformare la legge sulla cittadinanza e riconoscere il diritto di voto amministrativo alle persone di origine straniera che nascono o vivono in Italia”.“Inoltre – conclude Barducci - dopo l’assassinio di Samb e Diop avvenuto a Firenze in quel tragico 13 dicembre dello scorso anno, questa giornata avrà senza alcun dubbio un valore in più, cioè quello di intercettare e bloccare il crescente clima di intolleranza razzista”. “Ci saremo per Mor e Modou.
A Firenze c'è un motivo in più per partecipare allo 'Sciopero dei migranti': non possiamo dimenticare che meno di tre mesi fa la furia razzista ha colpito proprio qui, nella nostra città”. Così il segretario del Pd metropolitano di Firenze Patrizio Mecacci annuncia l'adesione del partito all'iniziativa che si svolgerà il 1° marzo (ritrovo in piazza SS. Annunziata a partire dalle 16, poi corteo e conclusione in piazza Santa Maria Novella alle 18). “La giornata del 1° marzo è diventata ormai un appuntamento importante per sottolineare l’apporto fondamentale che gli immigrati danno allo sviluppo del nostro Paese”, spiega Mecacci.
“Quest'anno, a Firenze, l'appuntamento assume un significato ancora più importante dopo il barbaro assassinio di due cittadini senegalesi il 13 dicembre in piazza Dalmazia. Bisogna riprendere con forza e continuità il filo di quella risposta compatta, unitaria, che la città ha dato con la manifestazione del 17 dicembre, rilanciando la battaglia culturale contro il razzismo, rafforzando la lotta contro le politiche repressive e discriminatorie verso i migranti e per l’estensione dei diritti fondamentali di cittadinanza”. E riguardo ai diritti di cittadinanza, il presidente della Commissione provinciale Immigrazione Giuseppe Carovani e il coordinatore del forum Pd sull'immigrazione e la cooperazione internazionale Stefano Fusi ricordano la campagna “L'Italia sono anch'io”.
“Una campagna che ha visto la collaborazione di tante realtà associative di diversa ispirazione – dicono Carovani e Fusi – e che ha consentito di raccogliere diverse migliaia di firme anche nella nostra città, dimostrando che si può lavorare insieme superando i particolarismi e coinvolgere migliaia di cittadini in questa fondamentale battaglia di civiltà”. "L'Italia dei Valori ha nel proprio dna la solidarietà e la lotta contro tutti i razzismi - Mariella Valenti e Roberta Papi del Dipartimento Immigrazione Idv Toscana - Per questo, vogliamo sempre ricordare che il tratto fondamentale della democrazia è il suo carattere inclusivo, tendente a far sì che le persone possano godere pienamente di tutti i diritti fondamentali, umani e civili, tra i quali la cittadinanza, il lavoro, la salute, la scuola, la protezione umanitaria laddove viene richiesta ed è necessaria, il diritto di tutti ad una qualità di vita migliore.
Aderiamo pertanto alla manifestazione indetta dai Migranti del 1° marzo a Firenze con l'auspicio di una rinnovata convivenza tra pari e con la certezza che il lavoro e la sicurezza siano garantiti a tutte le persone migranti".