Barducci a Roma per riorganizzare le Province

Nella sede Upi di Roma è stata illustrata questa mattina la proposta di delega al Governo per l’istituzione delle Città metropolitane, la razionalizzazione delle Province, il riordino dell’amministrazione periferica. I punti del piano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 febbraio 2012 13:13
Barducci a Roma per riorganizzare le Province

“Delega al Governo per l’istituzione delle Città metropolitane, la razionalizzazione delle Province, il riordino dell’amministrazione periferica dello Stato e degli enti strumentali”. Questo il documento illustrato oggi a Roma nella sede di Upi (Unione delle Province Italiane) che fa seguito all’incontro organizzato a Firenze il 26 gennaio scorso con gli amministratori delle Province delle dieci Città metropolitane. L’incontro di Roma a cui ha partecipato il Presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, serve a presentare la proposta che assembla gli strumenti normativi necessari per la nascita delle Città metropolitane, il riordino delle Province, la razionalizzazione degli Uffici periferici dello Stato e la conseguente eliminazione degli enti strumentali intermedi statali e regionali “Per la Toscana è significativa l’idea che i confini delle Città metropolitanepossano comprendere il territorio di una o più Province”.

“Siamo molto soddisfatti – afferma il Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci - La proposta presenta oggi da Upi contiene molti dei passaggi e delle indicazioni suggerite dalla Provincia di Firenze, a partire dalla diminuzione del numero delle Province italiane, su cui ci spendiamo da molto tempo”. “Inoltre - aggiunge Barducci - per la nostra regione è particolarmente significativa l’idea che i confini delle Città metropolitane possano comprendere il territorio di una o più Province”.La proposta presentata oggi a Roma è frutto di un lavoro comune delle Province che insistono nelle aree metropolitane ed ha l’obiettivo di riordinare profondamente le istituzioni per il governo di area vasta del Paese.Accanto all’istituzione delle Città metropolitane, la proposta illustrata nella sede dell’Upi avvia un importante processo di razionalizzazione delle Province, per fare in modo che, considerate le peculiarità storiche delle aree interessate, esse abbiano una dimensione adeguata dal punto di vista demografico e territoriale e omogenea per quanto riguarda gli indici economici. Nella proposta dell’Upi la perimetrazione della Città metropolitanacoincide in prima attuazione con il territorio di una o di più Province Si articola in 11 punti la proposta di delega al Governo per l’istituzione delle Città metropolitane, la razionalizzazione delle Province, il riordino dell’amministrazione periferica dello Stato e degli enti strumentali. Il documento è stato illustrato questa mattina nella sede Upi di Roma.Il primo punto prevede, in attuazione dell’art.

114, comma 1, della Costituzione, che il Governo sia delegato ad emanare “entro quattro mesi dall’approvazione della presente legge, su proposta del Ministro dell’Interno di concerto con il Ministro della Pubblica amministrazione e per la semplificazione, uno o più decreti legislativi per l’istituzione delle Città metropolitane, nell’ambito di una regione, nelle aree previste dall’art. 23, comma 2, della legge 5 maggio 2009, n. 42, la razionalizzazione delle Province e il riordino dell’amministrazione periferica dello Stato e degli enti strumentali, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti con l'osservanza dei seguenti principi e criteri direttivi”.Il primo paragrafo della proposta di delega al Governo prevede inoltre che entro un mese dall’approvazione della legge siano definiti - attraverso un accordo in conferenza unificata - gli indici demografici, geografici ed economici per la delimitazione delle Aree metropolitane e delle Circoscrizioni provinciali in ogni regione, in relazione alle funzioni di area vasta di natura provinciale o metropolitana.Nella proposta Upi la perimetrazione della Città metropolitana coincide in prima attuazione con il territorio di una o di più Province. Inoltre “I comuni del territorio metropolitano possono esercitare l’iniziativa prevista dall’art.

133, comma 1, della Costituzione per far parte di un'altra Provincia limitrofa; in caso di non coincidenza con il territorio di una Provincia si procede alla nuova delimitazione delle Circoscrizioni provinciali interessate”.Nel documento presentato al Governo, la Città metropolitana acquisisce tutte le funzioni della preesistente provincia e le funzioni del Comune capoluogo di ambito metropolitano; ad essa sono attribuite le risorse umane, strumentali e finanziarie inerenti alle funzioni trasferite, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

“Il decreto legislativo – è scritto nel testo - regola la successione della Città metropolitana alla Provincia in tutti i rapporti già attribuiti alla titolarità di questo ultimo ente”. Secondo quanto previsto nella proposta “la Città metropolitana prende il posto della Provincia e del Comune capoluogo e si articola al suo interno in Comuni metropolitani; ai Comuni metropolitani del territorio metropolitano si applica per quanto compatibile la disciplina dei Comuni, contenuta nel decreto legislativo 18 agosto 2000 n.

267”

Notizie correlate
In evidenza