Ripartire dai bambini per educarli alla cultura dello sport e, soprattutto, farli divertire. Assessorato all’educazione e ACF Fiorentina hanno avviato una serie di iniziative per avvicinare i bambini allo ‘spettacolo’ del calcio, con lo scopo di far crescere nei giovani la cultura dello sport, come stile di vita positivo. I progetti sono stati presentati, questa mattina a Palazzo Vecchio, dal vicesindaco Dario Nardella, dall’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi, dall’amministratore delegato della Fiorentina Sandro Mencucci, dal direttore de La Nazione Mauro Tedeschini e dalla responsabile dell’Area Giovani Uisp Firenze, Chiara Stinghi.
Si parte con «La Fiorentina che vorrei», il concorso letterario e grafico-pittorico rivolto a tutti gli studenti delle classi quinte delle scuole primarie e delle classi prime, seconde e terze delle scuole secondarie di primo grado di Firenze. La valutazione dei lavori spetterà a una giuria composta dall’ad della società viola Sandro Mencucci, un atleta della prima squadra, un dirigente della direzione istruzione del Comune, il direttore de La Nazione Tedeschini e Stefano Maria Bettega, Direttore Istituto Superiore per le Industrie Artistiche Isia di Firenze. Entro il 30 aprile saranno individuati i vincitori e La Nazione si è resa disponibile a pubblicarne gli elaborati.
Assessorato all’educazione e Fiorentina hanno poi definito l’iniziativa “In famiglia allo stadio” per invitare gli studenti delle scuole secondarie di primo grado ad assistere, in Curva Ferrovia, a tutte le rimanenti partite casalinghe di questa stagione, insieme a un genitore. Per il terzo anno consecutivo, inoltre, è attivo il progetto «Ultracorretto», inserito ne ‘Le Chiavi della Città’, il ciclo organizzato dall’assessorato all’educazione che comprende progetti e percorsi formativi per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.
«Ultracorretto - campagna DEI giovani PER i giovani per un tifo ‘senza errori’» prevede un ciclo di 5 incontri di 2 ore, per un totale di 10 ore da svolgersi in orario scolastico suddiviso in 3 diverse fasi. La prima prevede una serie di incontri per affrontare insieme ai ragazzi, in maniera interattiva, tematiche legate allo sport e alla passione sportiva. Nella seconda fase le classi partecipanti produrranno un elaborato grafico che rappresenta il fair play e l’integrazione attraverso lo sport, lavori che saranno utilizzati per la realizzazione di una campagna di comunicazione sociale che vedrà la stampa di manifesti che saranno affissi in città.
Con la terza fase i ragazzi diffonderanno nelle altre classi della scuola o a livello territoriale i lavori prodotti e metteranno in pratica quanto appreso durante la partita della Fiorentina della quale saranno ospiti. Gli elaborati grafici saranno esposti allo stadio, in occasione di Fiorentina-Cagliari del 13 maggio. Quest’anno, infine, da marzo a maggio, nella sala stampa della Fiorentina, si svolgeranno incontri con gli studenti per discutere sull’argomento del razzismo con uno/due calciatori della prima squadra. «Siamo tutti consapevoli – ha sottolineato il vicesindaco Nardella – che il calcio vive una crisi economica e culturale e ha bisogno di offrire modelli positivi.
A Firenze siamo orgogliosi di questa sinergia tra la squadra di calcio e la città. La Fiorentina e l’amministrazione comunale lavorano insieme in tanti settori: nel campo del volontariato, dell’educazione allo sport, della programmazione estiva che facciamo al Franchi. Senza dimenticare la collaborazione per le manifestazioni sportive e la partecipazione dei giocatori della prima squadra alle tante iniziative che la città organizza. Ultimo esempio Stefan Jovetic sarà uno dei testimonial di ‘Firenze città europea dello sport 2012’.
Non ultima la scritta che compare sulle maglie ‘Save the children’. La Fiorentina è inserita in una cornice di etica, di valori e di impegno sociale che si oggi si rinnova nelle iniziative che coinvolgono alunni e studenti della nostra città». «Se è possibile un calcio senza violenza, senza estremismi, senza assurde ed incomprensibili esagerazioni – ha commentato l’assessore all’educazione Di Giorgi – forse bisogna proprio ricominciare dai bambini, da chi è più sensibile, dal nostro futuro, dai nostri modelli educativi.
Riempire gli stadi di bambini festosi e consapevoli dell' importanza dello sport, dei suoi valori di solidarietà, umanità e reciproco rispetto è un grande messaggio educativo che non potrà che farli crescere e con loro tutti noi». «L’ACF Fiorentina – ha aggiunto Rosa Maria Di Giorgi – è da sempre molto sensibile a questi temi, a diffondere una cultura che diffonde messaggi positivi: lo sport come rivalità e amicizia, il tifo come passione e mai violenza».