Aumento costante di residenti stranieri a Scandicci, nel 2011: 237 in più rispetto all’anno passato per i cittadini non comunitari e 116 per gli europei, per un totale di 4543 persone. Un incremento frutto di ricongiungimenti familiari, di nuovi inserimenti -in conseguenza ai decreti flussi che si sono svolti all’inizio dello scorso anno- e di spostamenti provenienti da altri comuni limitrofi. Si assesta la configurazione delle 103 nazionalità presenti. Aumenta la presenza di romeni, composta soprattutto da famiglie, così come quella di albanesi, una nazionalità presente a Scandicci da oltre vent'anni.
Ma, in termini percentuali, la crescita più alta spetta ai cittadini di nazionalità cinese, che passano dalle 214 presenze del 2010 alle 296 del 2011. Questa la prima fotografia d'insieme contenuta nel Report 2011 sull'immigrazione a Scandicci redatta dall'Ufficio immigrati diretto da Roberto Menichetti. Analizzando più in profondità il Report emergono altri dati significativi. Anche per il 2011 permane -sul totale- la prevalenza della componente femminile (1985) su quella maschile (1653).
La popolazione straniera, poi, si conferma tendenzialmente più giovane, e rimane alto il numero dei minorenni e, tra questi, di quelli nati in Italia. Tra i cittadini non europei il 22% è nella fascia d'età 0/17 anni. Percentuale che, però, scende al 14% per i residenti europei. In entambi i casi i più rappresentati sono comunque i cittadini della fascia 18/40 anni: 52% i non eurpoei, 53% gli europei. Interessante il dato che riguarda i nati in Italia. Su un totale di 698 minori non comunitari residenti, sono 451 quelli nati nel nostro paese.
Dato che cala sensibilmente per i minori comunitari: su 207 i nati in Italia sono 106. Questi numeri ci portano direttamente a guardare l'inserimento dei minori nel mondo dei servizi per l'infanzia e della scuola. In 48 frequentano il nido, in 101 le scuole per l'infanzia, in 222 le elementari, in 138 le medie inferiori, in 143 le superiori. In totale gli alunni stranieri sono 652, circa il 10% della popolazione scolastica complessiva, e rappresentano 53 nazionalità diverse a fronte delle 45 dell'anno scolastico passato. “Questi dati sulle scuole -commenta il sindaco Simone Gheri- confermano l'alto livello di partecipazione delle famiglie straniere alla vita della nostra città, un investimento sul futuro dei loro figli che riteniamo essere un elemento di grande rilevanza”. Se entriamo ancor più in profondità sulla fotografia scolastica emerge un dato molto significativo: tra chi frequenta le scuole per l'infanzia l'85% è nato in Italia.
Percentuale che per le elementari scende al 63%, e al 28% le scule medie inferiori. “Se dovesse entrare in vigore la proposta di legge che prevede la concessione della cittadinanza italiana a coloro che sono nati in Italia -fa notare Roberto Menichetti- il panorama degli iscritti stranieri nelle scuole di Scandicci cambierebbe radicalmente”. La distribuzione dei cittadini stranieri nei diversi quartieri rimane un dato eterogeneo, con una concentrazione ovviamente superiore nelle zone più densamente popolate.
Casellina si conferma come “prima scelta”, con 1260 presenze. Segue l'area compresa tra Scandicci centro e Ponte a Greve con 1075 cittadini. La Piana di Settimo è a quota 799, Vingone e Giogoli a 604. Fanalini di coda i quartieri di San Giusto-Le Bagnese (531) e la zona collinare (274). Giunto al tredicesimo anno di attività, l’Ufficio immigrati del Comune di Scandicci è gestito in collaborazione con Arci Firenze. Nel 2011, si legge nel Report che è stato redatto dal responsabile Roberto Menichetti e dagli altri operatori (Martina Burberi, Marco Sodi, Stefano Maioli e Daniela Saccardi) ha offerto oltre 4000 consulenze.
Un lavoro, come afferma Menichetti, “non di routine, perché i problemi cambiano nel tempo, si evolvono, richiedono aggiornamenti ed attenzioni specifici anche su casi apparentemente simili”. Nel 2011, fa poi notare Menichetti “gli effetti della crisi economica in Italia ed in Europa e quelli politici internazionali, hanno avuto una conseguenza determinante sugli sviluppi della vita di un cittadino straniero in Italia”. Così, oltre ad essere aumentate le richieste di entrata in Italia per motivi di lavoro, ci sono stati -provenienti dal nord Africa- oltre 25000 sbarchi sulle coste italiane: profughi richiedenti asilo, distribuiti in vari comuni d’Italia, tra i quali anche Scandicci, che hanno offerto la loro accoglienza. Queste le principali attività svolte nel 2011. Il decreto flussi ed il Tree click days a partire dai quali è stato possibile inviare le domande on line per fare entrare cittadini stranieri in Italia da Paesi non comunitari, una novità che ed ha fatto stabilire con 616 presenze nel mese di gennaio un record di frequenze dell’Ufficio.
Poi le operazioni legate ai permessi di soggiorno, 488 rinnovi e 234 richieste di permessi senza scadenza, 240 prenotazioni del test di italiano, divenuto obbligatorio, e la conclusione di 85 pratiche di ricongiungimento familiare. L'Ufficio ha inoltre offerto consulenze sul “Pacchetto sicurezza”, sul “permesso di soggiorno a punti” e svolto una intensa attività per l’accoglienza dei profughi tunisini, nigeriani e del Ciad provenienti dal nord Africa ed effetto del crollo dei regimi in Tunisia e Libia.
In tema di immigrazione e diritti Menichetti, a conclusione del Report, ricorda la partecipazione del Comune di Scandicci con il Gonfalone alla manifestazione del 17 dicembre scorso a seguito dell’assassinio di Samb Modou, Diop Mor, e del ferimento di Sougou Mor, Mbenghe Cheike e Moustapha Dieng, tutti lavoratori senegalesi, da parte di Gianluca Casseri, militante dell'estrema destra xenofoba.