Giovedì 26 alle ore 17:30 presso Libreria Feltrinelli in via de' Cerretani 30 a Firenze. La scena perduta è quella che non smette di ossessionarci, abitata da fantasmi la cui segreta influenza subiamo nei modi più inaspettati. Quando il regista israeliano Yair Moses viene invitato a Santiago de Compostela per una retrospettiva dei suoi film, non sa che il viaggio lo costringerà a fare i conti proprio con un fantasma del suo passato: Shaul Trigano, l'ex amico e sceneggiatore con cui Moses ha rotto diversi anni prima, è deciso a mettere il regista con le spalle al muro, obbligandolo a portare a termine ciò che era stato interrotto e sembrava perduto.
L'ultimo romanzo di Yehoshua è tra i suoi libri più misteriosi e profondi: una vertiginosa meditazione sui legami segreti fra identità, creazione artistica e perdono. Indebolito dall'età nel fisico ma non nello spirito, Yair Moses è un regista israeliano invitato a Santiago per una retrospettiva sui suoi film. Lo accompagna Ruth, protagonista di gran parte delle sue pellicole, di volta in volta definita «compagna», «musa», «personaggio». Ad accoglierlo, però, vi saranno alcune sorprese: la rassegna è organizzata da un religioso appassionato di cinema e si concentra sui suoi primi titoli, pellicole così datate che lo stesso regista fatica a ricordarne il contenuto (facendo assomigliare le proiezioni a stranianti viaggi nella memoria, a metà tra la seduta psicanalitica e la confessione religiosa).
Inoltre nella stanza d'albergo è appeso un quadro che lo turba profondamente: una versione del celebre tema iconologico della «carità romana» in cui la giovane Pero allatta il padre Cimone, chiuso in carcere e condannato a morire di fame. Il dipinto ricorda al regista una scena simile che sarebbe dovuta apparire in uno dei suoi film. Ruth, però, si era rifiutata di girarla: l'avallo di Moses alla decisione dell'attrice aveva causato la loro rottura con lo sceneggiatore, Shaul Trigano, la mente creativa alla base dei loro successi (e all'epoca compagno della donna).
Una rottura tanto dolorosa quanto irrimediabile. Almeno fino ad oggi: Moses scopre che dietro l'organizzazione della rassegna c'è proprio Trigano. La scena perduta è il romanzo più misterioso e profondo di Yehoshua: un libro che ha il sapore del bilancio di una carriera, ma anche un'indagine sui segreti legami fra creatività e trascendenza, desiderio e identità, passione e compassione. Su ciò che di più prezioso abbiamo perso pur non avendolo mai posseduto. Abraham B. Yehoshua (Gerusalemme 1936), insegna letteratura comparata presso l'Università di Haifa.
I suoi romanzi sono: L'amante (1977, tradotto in quindici lingue), Un divorzio tardivo (1982), Cinque stagioni (1987), Il signor Mani (1990), Ritorno dall'India (1994), Viaggio alla fine del millennio (1997), La sposa liberata (2002), Tre giorni e un bambino (2003), Il responsabile delle risorse umane (2004), Fuoco amico (2008 e 2009) e La scena perduta (2011), tradotti in Italia da Einaudi, che ha anche pubblicato Il lettore allo specchio (2003), Tutti i racconti (1999), i saggi Il potere terribile di una piccola colpa, Etica e letteratura (2000), la commedia Possesso (2001), gli articoli Diario di una pace fredda (1996), il saggio Antisemitismo e sionismo (2004), il libretto d'opera Viaggio alla fine del millennio, tratto dall'omonimo romanzo, e la raccolta di saggi Il labirinto dell'identità.
Scritti politici (2009). Nel 2005 sono uscite la raccolta di racconti L'ultimo comandante, la pièce Una notte di maggio e i due racconti illustrati da Altan raccolti in Un cagnolino per Efrat. Nel 2009 Einaudi ha pubblicato il volume Trilogia d'amore e di guerra che riunisce i romanzi L'amante, Un divorzio tardivo e Cinque stagioni. Abraham B. Yehoshua La scena perduta 2011 Einaudi Supercoralli pp. 372 € 21,00 ISBN 9788806203313 eBook pp. 372 € 9,99 ISBN 9788858405147