Sgomberato questa mattina un accampamento abusivo in via di San Piero a Quaracchi. In un terreno del Comune nei pressi di Ponte Pecora (per la precisione lungo la strada che costeggiando il Fosso Macinante passa sotto il ponte ferroviario) da qualche tempo era sorto una sorta di accampamento dove, in alloggi di fortuna, dimoravano qualche decina di persone di nazionalità romena. Una situazione più volte segnalata dai cittadini. Nelle vicinanze, in via di Ponte di San Piero a Quaracchi, già a giugno scorso era stato sgomberato un altro campo abusivo dove “alloggiavano” 110 persone.
L’intervento, coordinato dalla Polizia Municipale e che ha coinvolto anche gli assistenti sociali, gli addetti dell’ufficio ambiente e del Quadrifoglio, è scattato questa mattina intorno alle 6.30. Nelle 19 baracche erano presenti 35 persone (tra cui quattro minori) alloggiate in una situazione igienica molto precaria. Anche dal punto di vista della sicurezza le cose non andavano meglio vista la presenza di impianti elettrici volanti, bombole di gas e stufe. Gli assistenti sociali hanno offerto a tutte le persone presenti una sistemazione alternativa in strutture, comprese quelle dell’accoglienza invernale.
Soltanto una famiglia, composta dai genitori e quattro figli, hanno accettato la proposta e sono stati quindi accompagnati in una struttura della Caritas. Gli altri hanno invece rifiutato le soluzioni di ricovero proposte. Quindici persone hanno però accettato di tornare in Romania: verrà consegnato loro direttamente il biglietto e non il denaro per acquistarlo. Dai controlli sull’identità effettuati dalla Polizia Municipale è emerso che nessuno degli occupanti trovati stamani era presente nel campo sgomberato a giugno. Nel corso dell’intervento gli agenti hanno notato che anche il viadotto ferroviario era stato trasformato in un ricovero di fortuna.
Negli interstizi della massicciata in cemento che sostiene il binario, infatti, sono state trovate un paio di persone ma dal materiale presente, ad iniziare dai materassi, appare chiaro che questo spazio veniva usato anche da altri. Al termine delle operazioni di sgombero, identificazione e accoglienza, sono entrati in azione gli addetti del Quadrifoglio per la pulizia e la rimozione dei materiali presenti sia nell’ormai ex accampamento che nel ricovero sotto il viadotto ferroviario. “Anche questa volta abbiamo raccolto una forte domanda di intervento arrivata dal territorio – dichiara l’assessore alle politiche sociosanitarie Stefania Saccardi – e, insieme alla Polizia Municipale che ha operato con la consueta responsabilità e professionalità e alla quale va il mio ringraziamento, abbiamo messo a disposizione i nostri servizi per offrire percorsi di inclusione sociale nel pieno rispetto della legalità”.