Si è riunito oggi, giovedì 19 gennaio, il Coordinamento dei Comuni dell’agglomerato fiorentino per la Qualità dell’aria, presieduto dalla Provincia e comprendente i Comuni di Firenze, Scandicci, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano, Bagno a Ripoli, Signa e Lastra a Signa. All’ordine del giorno una valutazione dei dati nell’anno 2011 che ha visto 38 superamenti della soglia Pm10 in almeno una delle centraline urbane fondo collocate sul territorio dell’agglomerato fiorentino. “La valutazione che diamo – afferma l’Assessore all’Ambiente della Provincia di Firenze Renzo Crescioli – è articolata.
Se da un lato i superamenti sono stati superiori al numero di 35, previsto come soglia limite dalle normative comunitarie e nazionali, dall’altro il dato è migliore di quello del 2010, quando nelle stesse centraline si erano verificati 42 superamenti. Inoltre non si sono registrate le criticità esistenti in molte altre aree metropolitane”. Positivo anche il giudizio sul meccanismo dei provvedimenti contingibili e urgenti adottato nel 2011, che ha garantito una facile e coordinata attuazione da parte dei Comuni e maggior chiarezza nei confronti della cittadinanza.
Il Coordinamento ha dunque deciso di confermare il meccanismo, salve alcune modifiche di dettaglio che verranno condivise e comunicate alla Regione, tra cui l’esenzione degli edifici con caldaie a condensazione 4 stelle dalle limitazioni concernenti i riscaldamenti. Unanime è stata poi la valutazione sulla centralità dei provvedimenti strutturali per affrontare in maniera efficace e non episodica il tema della qualità dell’aria. Sotto questo profilo il Coordinamento ha concordato di indirizzare alla Regione Toscana una richiesta urgente di incontro politico per rappresentare la forte preoccupazione circa il finanziamento dei Piani di Azione Comunale per la qualità dell’aria: quei pacchetti di interventi, obbligatori da parte dei Comuni dell’agglomerato, finalizzati all’abbattimento delle emissioni da traffico e riscaldamenti in passato finanziati in buona parte con fondi regionali.
Al momento la Regione prevede solo il finanziamento in conto capitale di progetti legati alla mobilità elettrica. “Consideriamo troppo restrittiva questa scelta – ha concluso l’Assessore Crescioli – La mobilità elettrica rappresenta uno dei possibili interventi, ma non l’unico né necessariamente il più efficace. Inoltre, la scelta di finanziamenti solo in conto capitale rende impossibile per i Comuni la strada degli incentivi. Confidiamo che l’Assessore Bramerini voglia ascoltarci, anche in considerazione del fatto che l’agglomerato fiorentino rappresenta l’area più delicata per quanto riguarda la qualità dell’aria, con 8 Comuni oltre 600.000 abitanti a cui vanno aggiunte altre migliaia di city users”.