Un incontro a breve per avviare un confronto sulle soluzioni possibili riguardo alle perduranti difficoltà nelle quali si dibatte uno dei più prestigiosi istituti europei nel campo del restauro, l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. E’ quanto chiede l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti in una lettera inviata oggi al ministro per i Beni e le Attività Culturali, il professor Lorenzo Ornaghi, “per farmi interprete delle preoccupazioni crescenti, a Firenze ed in Toscana”. “Numerosi ed autorevoli interventi, comparsi sulle pagine toscane dei principali quotidiani, hanno denunciato lo stato di crisi dell’Istituto – aggiunge l’assessore Scaletti -, la mancanza di fondi per l’ordinario funzionamento e la mancata sostituzione del personale”.
Una combinazione di eventi che rischia di danneggiare gravemente “una delle scuole di restauro più famose al mondo e un presidio decisivo per la tutela e la conservazione del nostro patrimonio”. La crisi dell’Istituto, è l’opinione dell’assessore, viene ulteriormente amplificata dalla situazione generale del settore del restauro, bloccato dalla drastica riduzione dei finanziamenti pubblici. “Tanto che ormai le nostre aziende più attrezzate e competitive si indirizzano soprattutto verso i mercati esteri, verso i paesi emergenti come la Russia o la Cina”.