Furto di ciclomotori e ricettazione continuata in concorso: con questa accusa la Polizia Stradale ha denunciato 7 cittadini romeni ritenuti implicati in una serie di attività illecite avvenute nei mesi scorsi a Firenze. Il fenomeno, che va a colpire un bene spesso destinato ai giovanissimi, desta da sempre grandissimo allarmismo sociale per tutte le famiglie, costrette talvolta ad acquistare a rate, questi oramai insostituibili mezzi di trasporto a due ruote. Le prime indagini erano partite nella primavera scorsa, quando all’interno di un cunicolo che passa sotto l’A11, all’altezza dell’area di servizio “Peretola”, una pattuglia scoprì un vero e proprio rimessaggio di ciclomotori rubati.
Dopo quel rinvenimento, seguirono una serie di servizi specifici che il 15 luglio portarono (proprio in quel posto), alla cattura di 3 romeni (di età compresa tra i 20 e i 38 anni), pizzicati a caricare su un voluminoso rimorchio (con targa bulgara): 5 ciclomotori, 3 motocicli, 5 caschi e 4 cerchi in lega. Gli inquirenti passarono allora al setaccio tutti i possibili contatti degli arrestati, comparando i tracciati dei telefonini in uso ai sospetti, con le posizioni dei luoghi dove la banda specializzata nei furti, aveva colpito nei mesi precedenti a Firenze.
L’attività, svolta con forte determinazione, dalla Sottosezione Polizia Stradale di Montecatini Terme, con la collaborazione del personale delle Squadre di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale “Toscana” di Firenze e della Sezione Polizia Stradale di Pistoia, ha permesso di chiudere il cerchio anche intorno ai soggetti ritenuti i materiali esecutori dei furti. Complessivamente la Polizia Stradale ha recuperato ben 22 mezzi rubati, tra ciclomotori e motoveicoli, destinati all’esportazione nei paesi dell’Est Europa.