Una pattuglia della Squadra Mobile le aveva notate mentre uscivano a passo svelto dal portone di uno stabile in via Petri. Si tratta di due ragazze rom di 17 e 20 anni (come dalle stesse dichiarato), volti già noti agli agenti della Squadra Contrasto al Crimine Diffuso guidati da Gianluigi Manganelli che nella tarda mattinata di ieri, insospettiti dall’atteggiamento delle giovani, le hanno fermate in strada per un controllo. Dopo pochi istanti, i sospetti degli investigatori hanno trovato conferma quando la Sala Operativa della Questura ha diramato la nota radio relativa ad un tentato furto proprio in via Petri.
La maggiorenne aveva ancora addosso (nella tasca del giubbino) una confezione di bagno schiuma in plastica rigida, ritagliata ad arte per forzale i portoni senza mandate. Ad allertare il 113 era stata la vittima, una 36enne disabile, la cui attenzione dopo aver udito qualcuno suonare alla porta, era stata richiamata da forti rumori provenienti dall’ingresso della sua abitazione. Le sue grida hanno messo in fuga le malintenzionate che erano parzialmente riuscite nel loro intento, entrando per pochi istanti in casa della donna.
Mentre fuori dallo stabile, le rom hanno trovato la polizia. Entrambi erano in avanzato stato di gravidanza: per la sedicente minorenne è scattata la denuncia a piede libero per tentato furto in concorso, mentre la 20enne è finita in manette. Dalle comparazione delle sue impronte digitali è infatti emerso che sulla giovane gravava già un ordine di cattura emesso esattamente un mese fa dal Tribunale di Alessandria a seguito di una condanna a 3 anni di reclusione per furto aggravato e false attestazioni a pubblico ufficiale.
Sempre gli stessi operatori della Squadra Mobile, avevano catturato il giorno prima, un pusher sorpreso con 2 etti di hashish nella sua abitazione. L’uomo, un 42enne di origini palermitane con alcuni precedenti segnalazione per uso di droga, era finito nel mirino degli inquirenti che dopo una serie di appostamenti, mercoledì sera l’hanno arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.