Oltre 3 milioni di euro per la multifunzionalità nelle aziende agricole. E’ questa la somma complessiva che sarà erogata sulla Misura 311 “Diversificazione in attività non agricole” della V fase del PSR, il programma di sviluppo rurale della Regione Toscana 2007-2013. Il bando per l’assegnazione dei fondi sarà pubblicato sul Burt, il Bollettino ufficiale della Regione Toscana – Parte III, di mercoledì 28 dicembre 2011 ed è relativo ai fondi pubblici dell’annualità 2012. Le domande di contributo si potranno presentare fino alle ore 13 del giorno 15 marzo 2012 ed il bando è consultabile sul sito della Regione Toscana (Sezione Agricoltura e Foreste – Sviluppo rurale). I contributi sono concessi a favore di investimenti volti alla multifunzionalità dell’azienda agricola, e ferma restando la prevalenza dell’attività agricola sulle altre, a titolo esemplificativo sono finanziati interventi per lo sviluppo di attività e prestazioni socio-assistenziali (agricoltura sociale) e di attività educative e didattiche (fattorie didattiche), interventi finalizzati alla produzione di energia da fonti rinnovabili, interventi di qualificazione dell’offerta agrituristica per la preparazione e somministrazione dei prodotti aziendali, interventi negli spazi aperti aziendali finalizzati a realizzazione di agricampeggi, interventi sui fabbricati aziendali finalizzati a consentire l’ospitalità agrituristica. Il requisito di accesso per presentare domanda di contributo è la qualifica “imprenditore agricolo professionale” (IAP), con l’eccezione per gli interventi relativi all’agricoltura sociale dove il requisito di accesso è la qualifica di imprenditore agricolo ai sensi dell’art.
2135 del Codice Civile. Il sostegno è concesso in forma di contributo a fondo perduto pari al 40% del costo totale delle spese ammissibili a finanziamento, elevate al 50% qualora l’investimento sia realizzato in zone montane. “Si tratta – commenta l’assessore regionale all’agricoltura, Gianni Salvadori – di un altro importante strumento per aiutare le imprese a investire. Questo è tanto più significativo visto il periodo di crisi e la scarsità di fondi a disposizione delle imprese, ma lo è anche perché indirizza le imprese verso la diversificazione, con sviluppi nel sociale e nell’istruzione e anche nelle energie altrenative.
Tutte attività che rappresentano un valore aggiunto sia per l’impresa stessa che per la collettività”. Si rafforza la filiera del “grano”. Negli ultimi dieci anni è stato quadruplicato il fatturato e il numero di soci. Nuovo assetto per crescere sui mercati e dare più reddito agli agricoltori Luciano Rossi è direttore generale, Giacomo Taviani è il neo direttore, Giuliano Civitelli e Luciana Bogi sono i nuovi vice-direttore dell’organizzazione produttori che associa 4120 aziende della regione Un assetto societario completamente nuovo ed obiettivi di ulteriore crescita sui mercati per Toscana Cereali.
Nelle settimane scorse la nomina del neo presidente Christian Heinzmann, oggi, in occasione del primo consiglio di amministrazione la presentazione del nuovo organigramma di Toscana Cereali, organizzazione di produttori che associa 4.120 aziende della regione. Il direttore Luciano Rossi, va a coprire la carica di direttore generale, con delega al molino della Società agricola Valtiberina, società compartecipata dalla Toscana Cereali, al pastificio ed alla rete delle Botteghe degli Agricoltori; Giacomo Taviani viene nominato direttore di Toscana Cereali; mentre i nuovi vice-direttore della cooperativa sono Giuliano Civitelli, con deleghe di responsabile commerciale e dei centri di stoccaggio di Colonna del Grillo (Castelnuovo Berardenga) e di Gallina (Castiglione d’Orcia), e Luciana Bogi con deleghe di responsabile amministrativo e finanziario.
«Il nuovo assetto di Toscana Cereali – sottolinea il presidente Christian Heinzmann – va nella direzione di un consolidamento dei nostri programmi ed obiettivi, ovvero di proseguire nel trend di crescita sotto tutti i punti di vista, presenza e competitività sui mercati, innovazione e qualità delle nostre produzioni». «Negli ultimi dieci anni – afferma il direttore generale Luciano Rossi - abbiamo quadruplicato il fatturato ed il numero dei soci, realizzato progetti di assoluta rilevanza quali la costituzione di filiere corte, su tutti la pasta “Tosca”, ma anche nuove produzioni di nicchia come la birra toscana.
Gli obiettivi del futuro, oltre a confermarsi come punto di riferimento per migliaia e migliaia di aziende cerealicole toscane, continuando a fornire servizi professionali e puntuali, sarà incentrato sul versante della trasformazione - dalla pasta alle altre nostre produzioni interamente toscane -, per dare un significativo valore aggiunto in termini di reddito ai nostri agricoltori, e per garantire sempre la massima qualità e genuinità delle produzioni ai consumatori». Entusiasmo e soddisfazione per l’incarico di direttore per Giacomo Taviani: «Un ruolo per me molto ambizioso – dice Taviani - che gratifica fortemente il lavoro da me svolto come tecnico (dottore agronomo) per la cooperativa da oltre undici anni.
Voglio ringraziare il consiglio di amministrazione per avermi dato fiducia ed incaricato nel coprire un ruolo, quello di direttore, così importante e pieno di responsabilità. Il mio obiettivo è quello di creare un gruppo di lavoro forte ed affiatato, peraltro con dei colleghi con cui da svariati anni lavoro, gestendo fianco a fianco del presidente, di Luciano Rossi e dei miei due vice un programma ambizioso e pieno di scommesse. Con l’obiettivo - aggiunge Taviani - di creare maggiore reddito alle imprese agricole e valore aggiunto alle loro produzioni cerealicole puntando sullo sviluppo di grandi progetti quali la recente gestione del molino di Sansepolcro (Ar), il progetto che vedrà la realizzazione di un pastificio in Toscana, il potenziamento della rete delle Botteghe degli Agricoltori.
E poi creare nuove filiere produttive che valorizzino le materie prime prodotte ed il territorio da cui esse hanno origine, oltre che potenziare quelle già esistenti e promosse in questi anni da Toscana Cereali. Infine – conclude il direttore Taviani - far crescere Toscana Cereali in termini di numero di soci, offerta di servizi e di fatturato».