Sono gli storici dell'architettura Donata Battilotti dell'Universita' di Udine, Gianluca Belli e Amedeo Belluzzi dell'Universita' di Firenze gli autori del primo studio sistematico sulle aree commerciali nella Firenze del Rinascimento. Intitolato ''Nati sotto Mercurio'' (Edizioni Polistampa, pagine 208, euro 26), il volume e' il risultato di uno studio finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che prende in esame le principali architetture mercantili fiorentine tra il ’400 e il ’500, materia che non era mai stata affrontata in una monografia. Oltre che sugli assi principali del commercio cittadino, come via Calimala, lo studio si concentra sui mercati (il Mercato Vecchio e quello Nuovo, ma anche il Mercato del Grano o la Loggia del Pesce), quindi sugli uffici finanziari (chiamati “banchi”) e sulle botteghe, che a metà del Quattrocento erano più di 1.500. “Lo studio dei documenti e dell’iconografia dell’epoca”, spiega il professore Belluzzi, docente di Storia dell’Architettura e direttore del Dipartimento di Storia dell’Architettura e della Città presso l’ateneo fiorentino, “ha messo in luce le peculiarità di Firenze rispetto ad altre importanti città della penisola, come la separazione da parte dei mercanti delle aree residenziali rispetto a quelle in cui si svolgeva l’attività commerciale”.
L’opera, corredata di rare immagini e da ampi apparati, si compone di tre saggi: mentre i primi due affrontano gli aspetti architettonici caratteristici rispettivamente del XV e XVI secolo, il terzo è interamente dedicato all’Arte della Lana e a quella della Seta. Il libro offre un’ampia e preziosa ricerca sugli edifici realizzati in epoca rinascimentale nei luoghi destinati al commercio. Identificato fin dall’epoca romana come dio dei mercanti, dai quali avrebbe tratto il nome, Mercurio esercita il suo influsso sugli artefici e i sapienti.
Lo sviluppo delle attività mercantili è visto qui soprattutto sotto il profilo architettonico, grazie anche a un’accurata selezione di immagini. Il volume è suddiviso in tre sezioni: Gli spazi del mercante e dell’artefice nella Firenze del Quattrocento di Gianluca Belli, Le architetture mercantili a Firenze nel Cinquecento di Amedeo Belluzzi, I “dua begli occhi” dell’industria fiorentina di Donata Battilotti. Ogni saggio è corredato dalla propria bibliografia mentre un unico indice dei nomi conclude l’opera.