“Chiederò un impegno del governo e del ministro dello sviluppo economico Corrado Passera per garantire un futuro allo stabilimento Beltrame di San Giovanni Valdarno e per scongiurare la dispersione di un patrimonio professionale e produttivo altamente qualificato e profondamente legato al territorio”. Lo ha detto il presidente della Regione Enrico Rossi che ha visitato l’azienda occupata dai lavoratori che, proprio oggi, hanno visto la sigla dell’accordo per la proroga di un anno della Cassa integrazione.
Ad accompagnare il presidente, il sindaco di Cavriglia Ivano Ferri e il consigliere regionale Enzo Brogi. Il presidente ha ribadito che la Regione – che con l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini sta seguendo da vicino la vicenda – punta a una ripresa delle attività produttive e al mantenimento dell’occupazione, anche facendo leva sul senso di responsabilità del gruppo che detiene la proprietà dell’azienda. “Non è pensabile – ha detto il presidente Rossi – che un gruppo come Beltrame, dopo anni di presenza sul territorio, lasci a casa 80 persone e metta in crisi decine di aziende dell’indotto senza confrontarsi sulle possibili alternative con istituzioni e sindacati”. Rossi ha sottolineato, in particolare, che non siamo ancora di fronte ad una scelta di cessata attività e che proprio grazie al ruolo di mediazione esercitato dalla Regione è stato possibile far recedere l’azienda dalla chiusura e arrivare ad un accordo sugli ammortizzatori sociali.
“Da qui dobbiamo ripartire – insiste Rossi – per verificare, nei 12 mesi di tempo che ancora abbiamo, tutte le strade possibili perché in questo storico stabilimento possa riprendere la produzione. Non è un obiettivo facile, ma dobbiamo provarci. La Regione può e vuole svolgere un ruolo di garanzia e di stimolo. L’acccordo sugli ammortizzatori sociali darà un po’ di respiro ai lavoratori, che potranno così trascorrere un Natale più sereno, ma naturalmente questo non basta. Chiameremo nuovamente la proprietà ad un confronto sulla situazione e ho già chiesto anche un incontro con il ministro Passera.
Non si può disperdere una esperienza produttiva qualificata, un pezzo importante della siderurgia toscana e nazionale, radicata nell’economia del territorio”. I lavoratori, accogliendo il presidente nella fabbrica occupata, hanno ricordato come la Beltrame sia sempre stata un’azienda competitiva nel campo della lavorazione dei metalli, con produzioni di qualità, manodopera giovane e altamente qualificata, in grado di sfornare prodotti di punta di alto livello. Nonostante queste caratteristiche, la proprietà ha deciso di sospendere la produzione lo scorso ottobre per attuare una ristrutturazione all’interno del gruppo, trasferendo la produzione negli stabilimenti di Torino e Vicenza.
Forno e laminatoio sono stati spenti per manutenzione, ma mai fatti ripartire. “Sono venuto per incontrare i lavoratori, ascoltarli, vedere direttamente la situazione – ha detto il presidente – ma soprattutto per capire meglio come possiamo intervenire per favorire possibili soluzioni a questa crisi. E per dire ai lavoratori che l’impegno della Regione c’è”.