Per più di un secolo, tra il 1820 e il 1926, circa 150.000 lettori si sono abbonati al Gabinetto Vieusseux per la lettura dei giornali e il prestito dei libri, lasciando tracce della loro identità nel registro del Libro dei soci, che diventa così fonte di primaria importanza per ricostruire la “popolazione” dei viaggiatori e dei lettori a Firenze, città simbolo del cosmopolitismo otto-novecentesco. Partendo proprio da questa fonte, abbiamo ricostruito la fisionomia dello “stabilimento” di Palazzo Buondelmonti, in Piazza Santa Trinita, dove il Gabinetto aveva sede dal 1820 a 1873, inserito nel contesto della città dal periodo granducale agli anni della capitale.
Dal nostro sito è possibile entrare oggi nelle sale di Palazzo Buondelmonti, leggere gli avvisi del Gabinetto, con le quote di associazione, scorrere gli elenchi dei giornali e delle riviste, i cataloghi della biblioteca circolante, con i libri destinati al prestito a domicilio, sfogliare le pagine del Libro dei soci alla ricerca di nomi celebri – da Stendhal a Berlioz e Liszt, da Dostoevskij a Henry James, per citarne solo alcuni, ma anche di viaggiatori che con la loro presenza gettano luce sui rapporti tra Firenze e la società europea.
Dalle pagine dei registri affiorano anche i nomi degli alberghi che ospitano questi lettori del Vieusseux: indicazioni preziose per ricostruire la mappa dei luoghi di accoglienza della città percepita nella sensibilità delle persone colte come “Atene d’Italia”. Il “visitatore” odierno potrà aggirarsi nella strade della città, nelle mappe a diverse altezze cronologiche (1820, 1852, 1873), consultando anche qualche guida dell’epoca, entrare negli alberghi e scoprire i clienti celebri dell’Hotel Schneiderff, Madame Hombert, Hotel dell’Armi d’Inghilterra o Pellicano, Aquila nera (Casa Balzani), Suisse, Porta Rossa, York, Hotel Du Nord, Italie, Grand Bretagne, Royal de l’Arno, New York. Oltre agli alberghi, sono segnalate le locande, i caffè, i teatri, le biblioteche, i gabinetti lettura… e tanti altri luoghi della sociabilità ottocentesca.
Questo percorso costituisce la prima razionalizzazione multimediale dei dati emersi da queste particolari ricerche sul Gabinetto Vieusseux e sui luoghi della città frequentati dagli stranieri. Le ricerche non si esauriscono con i risultati fin ora qui riprodotti, ma costituiscono la prima tappa di un lavoro in progress, sottoposto a continui aggiornamenti, revisioni, correzioni, che mira a ricostruire la fisionomia di Firenze cosmopolità fino al 1926. Il lavoro è stato possibile grazie al contributo della Regione Toscana e alla consulenza scientifica del Dipartimento di studi storici e geografici dell’Università di Firenze.