Il ruolo delle imprese ultracentenarie italiane nello scenario economico e culturale del terzo millennio, il valore della tradizione come forza propulsiva verso nuovi orizzonti scientifici e tecnologici, l’importanza degli archivi e dei musei storici quali luoghi di riflessione e di confronto al fine di rendere sempre più dinamiche le politiche aziendali del futuro. Sono questi alcuni dei temi che verranno trattati nel convegno nazionale “Il Passato che verrà. L’importanza degli archivi e dei musei storici per le imprese ultracentenarie”, in programma giovedì 3 novembre alle ore 17.30 presso la Sala Ferri del Gabinetto Vieusseux in Palazzo Strozzi, a Firenze. Promosso dalla Unione Imprese Storiche Toscane - l’associazione unica in Italia e nel Mondo ad abbracciare ben 33 realtà ultracentenarie – il convegno è organizzato in collaborazione con l’Archivio Storico del Gabinetto G.P.
Vieusseux e con la sezione Toscana dell’ANAI, l’Associazione Nazionale Archivistica Italiana. Ad aprire i lavori dell’incontro toccherà proprio a Diana Toccafondi (Sovrintendente Archivistica della Toscana), mentre i due relatori del convegno saranno gli accademici Piero Roggi (professore ordinario di Storia del Pensiero Economico presso l’Università di Firenze) e Andrea Giuntini (docente di Storia Economica presso l’Università di Modena e Reggio Emilia), entrambi da sempre attenti alle tematiche relative alla longevità d’impresa e gli aspetti archivistico/museali legati alle realtà ultracentenarie italiane. Il convegno si inserisce in una serie di manifestazioni che vedono la Unione Imprese Storiche Toscane intenta a valorizzare e promuovere iniziative dal forte impatto culturale sul territorio toscano.
L’associazione ha da poco accolto tre nuovi associati: British Institute of Florence, Archivio Storico G.P. Vieusseux e Azienda Agricola Travignoli Pelago 1473, portando così a 8174 anni la somma delle singole longevità dei suoi associati, attualmente presenti in 6 province della Regione.