Si è svolta oggi la conferenza stampa biennale (a metà e a fine mandato come consuetudine) di Confcooperative Toscana, fondamentale momento di confronto ed analisi dei numeri del mondo cooperativo toscano. Un confronto reso ancora più esaustivo dalla presenza congiunta del presidente di Confcooperative Toscana Gianfranco Tilli e del presidente della Federazione Toscana Banche di Credito Cooperativo Florio Faccendi. Presenti anche i consiglieri regionali Paolo Bambagioni, Nicola Danti, Gianluca Parrini e Marco Carraresi. Il presidente Tilli, premette doverosamente che “in questi giorni fortemente segnati dalla follia e dalla violenza razzista non possiamo non ricordare in apertura di conferenza i valori della cooperazione: nelle cooperative tutte le persone sono eguali senza distinzione di sesso, religione, etnia e condizione economica.
Nelle cooperative prevale il principio della solidarietà e dell’inclusione sociale delle persone svantaggiate fra cui gli immigrati. In virtù di questi principi le tre centrali hanno dato vita all’Alleanza delle cooperative italiane, primo passo verso il traguardo dell’unificazione”. Tilli dopo aver comunicato la sua decisione di non candidarsi per il prossimo quadriennio, “all’inizio del 2012 compirò 75 anni”, ha presentato i numeri e soprattutto le prospettive della cooperazione in Toscana: “a livello regionale abbiamo 1100 cooperative per un totale di 24000 addetti.
Le cooperative del settore sociale sono 320, 350 quelle invece aderenti al settore lavoro e servizi mentre 180 sono quelle del settore edilizia”. Le difficoltà del settore economico e sociale che il nostro paese sta attraversando non possono non influenzare il mondo cooperativo: “il livello occupazionale ed il fatturato del 2011 – ha chiarito Tilli – sono pressoché invariati rispetto all’anno precedente ma le previsioni per il 2012 sono decisamente incerte. Così come indicato dalla settimana sociale dei cattolici, tenutasi lo scorso settembre, la responsabilità per il bene comune impone la ripresa della crescita.
In questa ottica dovremo potenziare la cooperazione in tema di occupazione, favorire l’inclusione e l’impegno dei giovani per prospettare loro la cooperativa come vero e proprio modello moderno di impresa: questi saranno i temi della nostra assemblea regionale del prossimo marzo.” Dopo aver illustrato alcuni esempi virtuosi di cooperative operanti in diversi settori, è stato il presidente Faccendi a delineare il quadro per le BCC toscane: “abbiamo continuato a svolgere il nostro ruolo di banche del territorio, impegnandoci giorno dopo giorno a servizio delle piccole imprese e delle famiglie.
Con oltre 300 sportelli non abbiamo mai smesso di erogare credito all’economia reale e dall’inizio della crisi abbiamo aumentato i finanziamenti di 2,4 miliardi di euro. Certo, il prezzo che stiamo pagando è caro ma una BCC non può non condividere le sorti della propria comunità di riferimento”. Faccendi ha anche illustrato alcuni dati recenti sulle realtà da lui rappresentate: “al 31 ottobre scorso gli impieghi sono a 10,4 miliardi di euro e la raccolta diretta supera gli 11 miliardi.
Le nostre banche sono solide (il patrimonio è di oltre 1,3 miliardi di euro) e lo saranno ancora di più grazie alla garanzia incrociata e solidale di tutte le BCC italiane”. Negli ultimi 12 mesi per la federazione toscana in aumento anche il numero di filiali, 302, i dipendenti, 2460, e soprattutto i soci, che hanno superato quota 76000, ed i clienti, 55000. Il movimento del Credito Cooperativo si conferma quindi ormai da diversi anni come terza realtà del sistema bancario regionale.