Quasi due miliardi di euro erogati da parte della Fondazione Monte dei Paschi di Siena dalla sua istituzione nel 1995 a tutto il 2010, con l’avvio delle attività erogative a partire dal 1996. E’ questo cammino che il volume “Una Fondazione, la sua comunità: 1995-2010” ripercorre, in una carrellata sui progetti di terzi finanziati, su quelli propri, sulle tantissime iniziative andate a buon fine in questi sedici anni trascorsi dalla sua nascita. Un tempo relativamente breve per un’istituzione che affonda le sue origini nei secoli, eppure tantissimo se si pensa alle profonde trasformazioni strutturali, ma anche giuridiche e normative, attraverso cui la Fondazione Mps è passata in poco più di tre lustri.
“Tracciare un bilancio non è autocelebrazione, ma trasparenza e condivisione – scrive il presidente Gabriello Mancini nell’introduzione -. Significa creare le basi affinché si formi adeguata conoscenza di quello che è stato fatto, consapevolezza anche di quanto potrà essere realizzato in futuro, legittima soddisfazione di una comunità maggiormente cosciente delle realizzazioni portate a termine grazie alla propria istituzione”. Nel libro, presentato presso l’Accademia Chigiana, vengono ricordate le circostanze che portarono alla sua costituzione nel 1995 quando furono recepiti i dettami della legge “Amato” che avviava il processo di ristrutturazione del sistema bancario nazionale.
La Banca Monte dei Paschi da istituto di diritto pubblico si trasformò in S.p.A. dando origine parallelamente alla Fondazione Monte dei Paschi. E’ dal 1996 in poi che l’operatività della Fondazione Mps diventa concreta. Da allora, grazie ad un costante impegno da parte dei suoi amministratori e della struttura, gli interventi si sono caratterizzati per un forte legame con il proprio territorio di competenza, ma senza preclusioni campanilistiche nei confronti dell’intera Regione Toscana, del territorio nazionale, guardando anche lontano ai popoli che soffrono.
Molto consistenti dunque i contributi erogati dalla Fondazione dal 1996 a tutto il 2010. Dal punto di vista della distribuzione territoriale, i contributi erogati a terzi dalla Fondazione Mps nel corso di questi 15 anni sono stati destinati in misura nettamente prevalente, così come prevede lo statuto, a beneficio dello sviluppo sociale ed economico della provincia di Siena; per progetti nel territorio senese sono infatti complessivamente stati erogati oltre 1.300 milioni di euro, pari all’85,2% del totale destinato a progetti di terzi. Impegno che si è esteso anche alle altre province toscane che hanno negli anni beneficiato di oltre 170 milioni di euro (pari all’11,2% del totale); tra di esse Grosseto ha ricoperto una posizione sicuramente prioritaria, avendo potuto disporre di quasi 85 milioni, a conferma del legame storico che la Fondazione ha mantenuto verso questo territorio.
Gli enti beneficiari con sede fuori dalla regione Toscana hanno assorbito una quantità percentualmente inferiore di risorse, quasi 57 milioni di euro, pari al 3,6% del totale erogato a terzi, con una particolare attenzione riservata per alcune aree territoriali come Mantova, il Veneto, il Piemonte e la Puglia che hanno visto lo sviluppo ed il sostegno di progettualità anche rilevanti e di consistente entità. La stima dell’impatto economico nel corso dei 15 anni derivato dalla sola attività istituzionale della Fondazione sulla provincia senese (considerando gli importi assegnati a progetti di terzi e propri) ammonta complessivamente a circa 2 miliardi di euro, con un valore medio annuo pari a circa 139 milioni che rappresenta il 2% circa dell’intero PIL provinciale medio annuo.
Considerando, invece, gli importi nel complesso attivati con l’attività istituzionale della Fondazione (ossia gli importi assegnati a terzi e propri ed i cofinanziamenti esterni messi a disposizione dagli enti beneficiari per i progetti di terzi) l’impatto economico sulla provincia di Siena ammonta a circa 3,9 miliardi di euro, con un impatto medio annuo di circa 264 milioni pari al 4% circa dell’intero Pil provinciale medio annuo. Un’azione dunque incisiva portata avanti dalla Fondazione Mps attraverso l’impegno finanziario, ma anche mediante un supporto di conoscenze, di sinergie, di capacità professionali perfezionatosi negli anni in piena armonia con le istituzioni.
La capacità di analisi, di individuare soluzioni, di creare coesione e collaborazione, rappresenta un apporto non quantificabile, ma altrettanto concreto dei contributi erogati, anche se è soprattutto su quest’ultimo aspetto che la pubblicazione si sofferma, per offrire un criterio oggettivo dato dalle cifre, di valutazione sull’impatto che la distribuzione degli utili ha avuto, sulle realizzazioni che ha consentito. La Fondazione Mps e la sua comunità, concepita nel senso più esteso del termine, sono dunque i protagonisti di un percorso contenuto nelle 222 pagine della pubblicazione, edita dalla Pacini Editori, curata dall’Ufficio Stampa e Comunicazione della Fondazione con testi scritti dal suo staff e da quello dell’Ufficio Studi.
Le foto sono principalmente di Andrea e Fabio Lensini, ma anche di Davide Bozzalla, Bruno Bruchi, Pietro Cinotti, Augusto Mattioli, Francesca Ripamonti, Archivio fotografico Fondazione Mps, Archivio fotografico Malandrini, Archivio Parchi Val di Cornia.