Firenze – I progetti urbanistici per la Tenuta di Rimigliano, nel territorio di San Vincenzo (Livorno), dovranno essere valutati dalla Giunta regionale per “accertare che le osservazioni a suo tempo presentate siano effettivamente state seguite e applicate”. La Giunta dovrà poi riferire al Consiglio l’esito delle osservazioni presentate e “le eventuali azioni che intenderà intraprendere qualora il Comune di San Vincenzo non avesse rispettato le indicazioni”. E’ quanto prevede la mozione approvata in aula con 18 voti favorevoli (Pdl, Lega e Idv) e 17 contrari (il Pd). “Con l’approvazione della mozione presentata dal Popolo della Libertà la Giunta regionale dovrà esprimere una definitiva parola di verità circa la trasformazione della Tenuta di Rimigliano.
Un richiamo alla chiarezza e alla trasparenza doveroso nei confronti di chi ha a cuore la conservazione del contesto ambientale e degli imprenditori che hanno pianificato i loro investimenti confidando in un rapido iter burocratico”. Così il consigliere regionale del PdL Marco Taradash, assieme al capogruppo Alberto Magnolfi e al consigliere Andrea Agresti, firmatari di una mozione sul progetto di realizzazione di un hotel e villette nella Tenuta di Rimigliano, nel comune di San Vincenzo.
Mozione che questo pomeriggio è stata approvata dal Consiglio regionale con 18 voti favorevoli (PdL, Lega, Staccioli e IdV) e 17 voti contrari (Pd), con una evidente frattura nella maggioranza di centrosinistra. Durante l’intervento in aula Taradash ha anche ricordato che la direzione regionale del Ministero per i beni e le attività culturali ha recentemente ribadito l’obbligatorietà della Vas (valutazione ambientale strategica). “Un ulteriore elemento che non fa che aumentare le perplessità circa l’approvazione della Variante al regolamento urbanistico del Comune di San Vincenzo.
Di fronte alle osservazioni della Regione in merito alla Variante stessa, alle dichiarazioni del Garante della Comunicazione Morisi circa un possibile mancato rispetto delle osservazioni da parte dell’amministrazione comunale, alla mobilitazione in atto da parte di centinaia di cittadini contrari alla trasformazione della Tenuta la Giunta regionale non può non pronunciarsi in modo chiaro e definitivo”, concludono Taradash, Magnolfi e Agresti. Matteo Tortolini, Pd, ha accolto il “giusto spirito” della mozione definita “invotabile”.
Tra le ragioni, il fatto che è già in corso la procedura prevista dalla legge urbanistica dopo che la Regione ha sollevato le proprie osservazioni, dopo la variante al Piano urbanistico di San Vincenzo: “La Regione valuterà deduzioni e controdeduzioni; avrà tutti gli strumenti per far valere la coerenza tra piani urbanistici”. Tortolini ha anche sottolineato alcune “inesattezze” nel testo della mozione, come la definizione di “villette” dove invece è previsto il recupero di case poderali.
Marco Manneschi (Idv) ha fatto presente il “valore simbolico” della mozione che attira l’attenzione su una vicenda di interesse ulteriore rispetto alla “valanga di e-mail ricevuta da noi consiglieri per segnalare questo caso”. “Se si chiede di portare in aula un’informazione sulle osservazioni fatte dalla Regione non si va contro la legge”, ha detto Manneschi. “Purtoppo – ha aggiunto il consigliere – la legge prevede che, qualora le osservazioni avanzate non siano accolte, la Regione possa chiedere una commissione paritetica la cui decisione però non vincola il Comune”. «La Lega Nord Toscana – spiega il consigliere regionale Gian Luca Lazzeri –, con alto senso di responsabilità ed ascoltando le istanze di centinaia e centinaia di cittadini che si sono rivolti al nostro Movimento, ha sostenuto convintamente la mozione del PdL.
I nostri due voti – prosegue l’esponente del Carroccio – sono risultati determinanti per fare approvare questa mozione e siamo davvero contenti che le istanze dei cittadini, che ci hanno sensibilizzato, siano state approvate in Consiglio Regionale grazie ai voti di PdL e Lega Nord. La Maggioranza – conclude Lazzeri – è andata sotto e questo è un dato politico di non poca rilevanza». Per il leader leghista in Palazzo Panciatichi, Antonio Gambetta Vianna, «il nostro voto politico sugli atti del PdL non è affatto scontato.
Votiamo a favore degli atti del PdL solo se ne siamo pienamente convinti. In questo caso, la mozione andava incontro alle istanze dei cittadini e, per questo, abbiamo votato a favore».