Il Museo Nazionale Alinari della Fotografia ospita a Firenze, dal 1 dicembre 2011 all’8 gennaio 2012, Through my window, la prima mostra italiana del fotografo coreano Ahae. Il progetto, a cui l’artista sta lavorando da due anni, dalla scorsa primavera sta girando il mondo: da New York a Mosca, da Praga a Londra. La mostra italiana, curata da Keith H. Yoo, propone 40 fotografie selezionate tra gli oltre un milione di scatti che Ahae ha fatto negli ultimi due anni dalla stessa finestra del suo studio, nella Corea del Sud, dove vive e lavora.
Grazie alla sua sensibilità artistica per la luce, i colori e i dettagli, Ahae riesce a immortalare i paesaggi e la natura nel susseguirsi delle stagioni: attimi che potrebbero non ripetersi mai più. Ci guida alla scoperta dei momenti più intimi del mondo naturale, per poi lasciarci come osservatori a gustare l’armonia dell’insieme. Dalle prime luci dell’alba fino all’ultimo bagliore del giorno, Ahae ci trasporta attraverso la primavera, l’estate, l’autunno e l’inverno, dondolandoci sull’altalena dell’avvicendarsi delle stagioni e delle loro atmosfere e seguendo i movimenti del sole e della luna. Con le sue immagini, Ahae fa rivivere il mondo naturale in tutta la sua grandiosa bellezza.
E immortalando il trascorrere del tempo e i cambiamenti nella natura che lo circonda, il fotografo vuole anche lanciare un messaggio forte sulla responsabilità che dobbiamo assumerci nei confronti del mondo in cui viviamo. Impegnato fin dagli anni Settanta nella tutela dell’ambiente, con i suoi scatti scandaglia la natura in cui è immerso, ricordandoci che il mondo che abbiamo ereditato è splendido ma anche in pericolo e che dobbiamo fare quanto è in nostro potere per salvaguardarlo. Milan Knížák, ex Direttore Generale della Galleria Nazionale di Praga, che lo ha ospitato nel mese di agosto, ha scritto: “Questa visione del mondo estremamente semplice, ma allo stesso tempo immensamente ricca, catturata attraverso un’unica finestra della casa del fotografo [...], mi ha lasciato completamente esterrefatto.
Possiedo una conoscenza piuttosto approfondita della fotografia contemporanea, che ha praticamente abbandonato qualsiasi osservazione del mondo per concentrarsi su “temi sociali” altamente sofisticati, [...], che interpretano essenzialmente il mondo servendosi di un linguaggio semi-intellettuale [...]. In mezzo a questa profusione di fotografie contraddistinte dall’assenza di gioia e talvolta persino traumatiche, il tributo reso da Ahae al mondo che si apre oltre la sua finestra è diretto e privo di complicazioni; si potrebbe definire normale.
Pongo l’accento sul termine “normale” perché lo intendo nel suo significato più basilare. Questo mondo normale, di tutti i giorni, contiene una grande dose di magia, che possiamo scoprire attraversoun’attenta osservazione. E Ahae è un attento osservatore. Armato di passione e di una tecnica fotografica perfetta riesce a catturare i cambiamenti più impercettibili che avvengono nel mondo oltre la sua finestra. Il mio utilizzo del termine “mondo” – aggiunge – è intenzionale, poiché quando guardo lefotografie di Ahae ho la sensazione di vedere un intero mondo, sebbene disabitato dall’uomo.
Le fotografie di Ahae sono un omaggio alla natura, ma non contengono slogan ecologisti provocatori o vuoti. Si limitano a mostrare il mondo com’è nella realtà: fragile e grandioso, umile e coraggioso, sempre sublime”. Per non alterare lo scenario naturale che si palesa al di là della sua finestra, Ahae non si concede il lusso del condizionatore nello studio, neppure durante la torrida e afosa estate coreana. Con la finestra aperta è esposto ai venti freddi e pungenti dell’inverno così come al sole rovente e alle zanzare dell’estate.
Ogni scatto è un’esperienza unica. Raramente fa ricorso al treppiede, anche quando utilizza le macchine più ingombranti e gli obiettivi più lunghi, e non si avvale mai di luci artificiali. Il risultato è un’immagine “biologica” degli scenari naturali che si susseguono al di fuori della finestra: fotografie che offrono viste molto dirette e genuine valorizzate dalla luce naturale. Con una media di 2000 – 4000 fotografie al giorno si è reso necessario creare una postazione per l’elaborazione delle fotografie, per agevolare l’archiviazione del flusso costante di istantanee.
Il tutto è gestito da Ahae Press, Inc.. Durante l’elaborazione, coerentemente con la filosofia di Ahae volta alla salvaguardia dell’integrità naturale, le fotografie non subiscono alcun tipo di manipolazione quali alterazione del colore, taglia e incolla, combinazione di più fotografie ol’introduzione nell’immagine di elementi estranei; prima di stampare le opere finali è ammessa soltanto una pulizia delle fotografie (allineamento, rimozione di macchie e una minima correzione di contrasto e luminosità).
Tutte le c-print digitali di Ahae sono prodotte da Duggal Visual Solutions. L’artista Imprenditore, inventore, ambientalista e fotografo, il coreano Ahae nasce nel 1941 a Kyoto, in Giappone, dove la sua famiglia era stata costretta a trasferirsi durante il dominio coloniale giapponese. Alla fine della Seconda guerra mondiale rientra in patria, la penisola sudcoreana, dove trascorre la maggior parte della vita. A 35 anni fonda la sua prima azienda e grazie ai suoi interessi diversificati progetta e inventa, negli anni, i prodotti più vari, dagli articoli per la casa, ai prodotti per la salute, sino a bellissime imbarcazioni e piccole navi d’altura che ora solcano le acque del fiume Han a Seoul e dei mari limitrofi.
Ambientalista da sempre, Ahae ha fatto tutto il possibile perché le sue attività imprenditoriali non fossero in conflitto con la sua attenzione per la conservazione della purezza dalla natura. Il suo interesse per i prodotti biologici è la conseguenza diretta del suo impegno per l’ambiente e, in particolare, per la persona. Negli anni Settanta Ahae si affaccia al mondo della fotografia, collezionando macchine fotografiche e scattando istantanee, ma è solo in tempi recenti che ha potuto dedicarsi del tutto a questa attività.
Nel frattempo il settore della fotografia aveva vissuto uno sviluppo tecnologico tale da consentire ad Ahae di esprimere appieno le proprie molteplici qualità artistiche. Negli ultimi due anni, da una stessa finestra del suo studio, nella Corea del Sud ha scattato oltre un milione di fotografie, immortalando gli innumerevoli episodi che avvenivano davanti a lui e dando vita al progetto Through my window. http://ahae.com MNAF: Firenze, piazza S. M. Novella 14a r, 055.216310, fax 055.2646990, mnaf@alinari.it Orario: tutti i giorni compresi festivi 10,00 – 19,30, chiuso mercoledì Biglietteria: Intero € 9,00; Ridotto € 7,50; Convenzioni € 6,00; Scuole € 4,00; Gratis bambini fino a 5 anni Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia: Largo Alinari 15, Firenze, 055.23951, fax 055.2382857 info@alinarifondazione.it, www.alinarifondazione.it