“Dante illustrato. Paesaggi per la Divina Commedia” è il titolo di una mostra che non espone disegni che illustrino il poema, bensì fotografie. La mostra allestita al Gabinetto dei disegni e delle stampe della Galleria degli Uffizi sino al 26 febbraio espone le immagini scattate da Giuseppe Cremoncini per un'edizione della Divina Commedia del 1898, curata da Corrado Ricci. La Divina Commedia illustrata del 1898 fu per i tempi estremamente innovativa ed è stata edita in due diverse varianti: una prima edizione a dispense, nel 1896, seguita da un’edizione completa delle tre cantiche nel 1898, illustrata con svariate fotografie “dal vero” e un’ulteriore edizione del 1921.
Le fotografie di Giuseppe Cremoncini, unica testimonianza rimastaci di questo giovane morto a 28 anni, ci restituiscono la volontà di esplorare e documentare i luoghi danteschi, ai limiti del possibile, con uno sforzo di ricerca e di ripresa, che fornisce uno strumento di avvicinamento al poema più innovativo possibile, a testimonianza dell’impulso dato all’uso della fotografia in operazioni culturali di altissimo livello. I paesaggi della Divina Commedia, l'Inferno, il Purgatorio e il Paradiso, trovano rispondenza in significative fotografie di luoghi e paesaggi toscani.
In esposizione ci sono 64 scatti 'd'epoca' che il fotografo fiorentino realizzò su indicazioni ed incarico del dantista Corrado Ricci. Il Cremoncini ebbe diverse difficoltà nel portare a termine il suo incarico. Tra queste si segnala anche la difficoltà a trovare i luoghi che il Ricci gli segnala. Si lamenta , nelle sue lettere a Ricci, del cattivo tempo, delle strade impraticabili, degli alberghi dove non ha modo di sviluppare le fotografie e dichiara: “Non so se con i miei lavori l’avrò contentato, ma spero che in caso negativo vorrà compatirmi sapendomi semplice dilettante”.Tra il 1893 e il 1894 Cremoncini, come emerge dalla fitta corrispondenza , girò la Toscana, per riprodurre i numerosi ''paesi, castelli, fiumi, da Talamone in Maremma a Certaldo, da Campi a Chiusi, dalla foce dell'Arno alle fonti del Tevere'' Cremoncini non fece però a tempo a vedere i frutti del suo prestigioso lavoro di iniziazione all'arte fotografica perché, il 31 dicembre 1897, pochi mesi prima che la Divina Commedia da lui illustrata fosse data alle stampe, morì in un tragico incidente avvenuto mentre accendeva la lampada a gas nel magazzino della sua bottega.
Le fotografie di questa mostra evidenziano lo straordinario lavoro di un fotografo dimenticato e sono un significativo esempio della qualità del patrimonio del Gabinetto fotografico degli Uffizi, diretto da Marilena Tamassia, cui si deve questa bella mostra. Alessandro Lazzeri