Il giorno del matrimonio, in teoria il giorno più bello, è spesso preceduto da contrattempi e difficoltà. Questo lo spunto narrativo di “La peggior settimana della mia vita” del regista esordiente Alessandro Genovesi . E' una commedia divertente e garbata che ha come protagonisti Paolo (Fabio De Luigi ) e Margherita (Cristina Capotondi). Paolo ha quarant'anni, vive a Milano, ha un lavoro che gli piace e convive con Margherita ,una trentenne che fa il veterinario e ha una famiglia eccentricamente borghese.
I due hanno programmato di sposarsi e vivono i sette giorni che precedono le nozze in un vortice di tragicomici eventi. Paolo cerca di farsi piacere dai suoceri e forse a causa della soggezione che ha verso di loro,commette un'infinità di gaffe ed errori. La settimana prima delle nozze è scandita, anche narrativamente, in giornate colme di incidenti che porranno in discussione sino all'ultimo la concretizzazione del matrimonio. Situazioni paradossali che sono provocate dal futuro sposo, che per i genitori di Margherita resta pur sempre un idiota.
E, in realtà , come dar loro torto ? Al di là delle innumerevoli gaffe verbali Paolo offre il meglio e il peggio quando vuole essere utile. Aiuta il futuro suocero nella costruzione del suo prezioso muretto in mattoni, e tra una vangata e l’altra, il fido cane di famiglia finisce nella betoniera e muore. In un'altra occasione maldestramente colpisce la nonna di Margherita facendola ruzzolare dalle scale e spedendola all’ospedale. Il film è una commedia alquanto esilarante, è ben scritto , le battute sono intelligenti e il contesto è credibile .
Fabio de Luigi è molto bravo,come Cristina Capotondi . Ottimi gli altri interpreti da Antonio Catania a Monica Guerritore(i genitori della sposa) da Gisella Sofia ad Alessandro Siani, da Andrea Mingardi alla cantante Arisa. Il film è qualcosa di diverso dal consueto filone all'italiana, si avvicina piuttosto a certe commedie americane interpretate da Ben Stiller come “Ti presento i miei” e “Mi presenti i tuoi”. “ La peggior settimana della mia vita” che evoca anche una serie televisiva omonima, prodotta in Inghilterra e trasmessa con successo negli States, evidenzia la possibilità di rinnovare la nostra commedia all'italiana, anche con spunti e idee di altre realtà.
Meglio fare , per così dire, delle “cover”, che produrre insulsi e scontati cinepanettoni. Il film di Alessandro Genovesi, con le disavventure di un bravissimo Fabio Di Luigi, goffo come Mr Bean e romantico come un Hugh Grant, è , davvero , una piacevole e scorrevole commedia che ironizza con garbo e senza volgarità sulla difficoltosa tragicomica vigilia di un matrimonio. Alessandro Lazzeri