La Toscana ha risposto con l’innovazione ai drammatici tagli fatti dal Governo Berlusconi alle risorse destinate al tpl, ed è stata la prima Regione in Italia a contrapporre alla crisi una proposta concreta, trovando pur nella difficoltà la forza di reagire. Questo è quanto emerso oggi a ‘Dire e Fare’ nel workshop organizzato dall’assessorato ai trasporti della Regione cui ha partecipato anche il professor Ennio Cascetta, ordinario all’Università di Napoli ed uno tra i massimi esperti italiani ed europei dei logistica e trasporti. “Il trasporto pubblico locale in Italia attraversa una fase di grave instabilità – ha detto Cascetta - che mette a rischio uno dei servizi essenziali per qualità della vita e per lo sviluppo economico.
In questo contesto di regole e risorse incerte, la Toscana si muove nella direzione opposta, recuperando dal proprio bilancio risorse importanti e programmando una gara che dovrebbe dare stabilità al settore per 9 anni”. “La liberalizzazione – ha proseguito il professore – va consideata uno strumento e non come un fine. Quindi è importate che la gara per l’assegnazione del servizio venga effettuata in modo tale da ottene le massime economie di scala e la massima capacità di controllo del servzio erogato da parte delle pubbliche amministrazioni, separando decisamente chi programma e regola il servizio da chi detiene le azioni delle aziende di trasporto pubblico”. Negli ultimi due anni i fondi per gli autobus sono diminuti del 120% e per il 2012 lo Stato non ha destinato neppure un euro al trasporto ferroviario regionale, ”In questa situazione – ha spiegato l’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao, tra i relatori presenti all’iniziativa -potevamo scegliere di portare avanti la situazione attuale e aspettare per vedere cosa sarebbe successo oppure rimboccarsi le maniche e cercare di ‘governare’ questa fase di passaggio.
Abbiamo scelto la seconda via, abbiamo investito fondi regionali facendo sacrifici e scelte anche dolorose ma alla fine abbiamo elaborato un progetto che ci consentirà di continuare ad avere un servizio di trasporto pubblico locale, magari con un numero più contenuto di autobus ma con corse e percorsi più mirati sulle esigenze dei cittadini”. La Toscana sta lavorando su due fronti per innovare il sistema del trasporto pubblico. Per quanto riguarda il trasporto su gomma sarà presto bandita una gara di ambito unico regionale per l’assegnazione del servizio di tpl e grazie ad essa l’intera regiona avrà una sola azienda gestore del servizio, un solo consiglio di amministrazione, un solo biglietto, una sola tariffa per tutto il territorio regionale, ma soprattutto avrà costi standard definiti e certi, maggiore efficienza.
Sarà inoltre disegnata una nuova rete delle tratte urbane ed extraurbane. Su questa stanno lavorando nelle varie Province le Conferenze dei servizi che raccolgono gli enti locali, gli enti più vicini al cittadino e più consapevoli delle effettive necessità del territorio. Per quanto riguarda il trasporto su ferro, invece, la maggiore innovazione è quella legata all’introduzione dell’alta velocità regionale. Si tratta di un servizio nuovo attivato a costo zero, utile per lo sviluppo del territorio e non gravoso per le risorse pubbliche.
L’obiettivo dei nuovi treni Regiostar è quello di velocizzare i collegamenti tra i capoluoghi di provincia e Firenze, capoluogo regionale ma anche nodo dell’alta velocità nazionale. I Regiostar viaggiano da circa un anno sulla linea Firenze-Pisa e sulla linea Chiusi-Arezzo-Firemze. Da aprile 2011 sono state collegate velocemente con Firenze anche Grossero e Livorno. Con l’avvio dell’orario invernale, il prossimo 12 dicembre, sarà la volta di Siena, Pistoia e Prato. La prossima tappa sarà Lucca, sulla quale si sta già lavorando per risolvere i problemi legati alla presenza di una linea a binario semplice.