Nove Regioni europee, una posizione comune per la nuova politica agricola comunitaria, la Pac. Gianni Salvadori, assessore all’agricoltura della Regione, ha siglato oggi a Bruxelles il documento che rappresenta al commissario Ue, Dacian Ciolos, la posizione della Toscana e delle altre 8 regioni europee per la futura Pac. Oltre alla Toscana il documento rispecchia le posizioni dell’ Emilia Romagna, di 3 regioni francesi: Loira, Bretagna, Poitou Charentes; 1 tedesca: Baviera; 1 spagnola: Andalusia; 1 austriaca: Alta Austria e 1 polacca: Malopolska. Nove i punti salienti del documento: la stabilità dei mercati; il rafforzamento delle filiere agroalimentari; il sostegno ai prodotti di qualità; una dimensione umana delle strutture di produzione agricola; il sostegno agli investimenti e all’innovazione nelle politiche di sviluppo rurale; la valorizzazione del potenziale energetico delle zone rurali; un maggiore sostegno alle zone svantaggiate; maggiore semplificazione; nuovo ruolo della Regioni nel governo della nuova Pac. Ciascuna delle Regioni partecipanti ha poi illustrato al commissario Ciolos la posizione comune su uno dei temi chiave del documento.
L’assessore della Toscana, Salvadori, si è soffermato in particolare sul tema: “Rafforzare gli investimenti e l’innovazione nelle politiche di sviluppo rurale”. L’assessore Salvadori ha sottolineato l’importanza degli aiuti comunitari agli investimenti in agricoltura, ribadendo il loro ruolo di stimolo per il miglioramento e l’efficienza dei processi produttivi. “Ciò assume ancora maggiore rilevanza – ha sottolineato – nel caso si tratti di produzioni di qualità, o di introdurre processi più rispettosi per l’ambiente, la sicurezza sul lavoro, la lotta ai cambiamenti climatici.” L’assessore ha inoltre sottolineato l’importanza della semplificazione. “E’ importante, fin dalla fase dell’emanazione dei regolamenti – ha ribadito Salvadori – evitare sovrapposizioni, che ancora si registrano in diverse filiere, come quella vitivinicola, apistica e florovivaistica, che creano complicazioni nella fase attuativa.” L’assessore ha ribadito, assieme alla necessità di un effettivo riequilibrio nella distribuzione delle risorse finanziarie, l’importanza degli investimenti innovativi e della cooperazione, sottolineando anche la necessità di flessibilità e di partecipazione dei governi regionali. Ha infine ribadito che “solo nell’ambito di ogni contesto può essere valutata l’innovatività dell’eventuale investimento e la necessità di favorire aggregazioni per superare eventuali punti di debolezza”.